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Fuoco e neve

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Hanno i cuori cuciti insieme dalla stessa paura

I corvi neri che si alzano a stormo

Per un secco e lontano rumore. E poi

Ricadono sparsi come sassi tra le foglie.

La luce bianca chiude il paesaggio

In un foglio di carta opalina

Accostando i grappoli di suoni

La danza del vento in imprevedibili traiettorie

E le calendule già sbocciate nel gelo

Sopra la carcassa del cane con gli occhi

Otturati dal fango, che guardano pacificamente

Dentro la sua stessa decomposizione

E dicono come la bellezza sia l’unica testimone

Che si rialza sempre dalla vita torturata dalla morte.

Dalla pietra muschiosa, dall’agave carnosa

Dall’erba foltissima la bellezza si avventura nello spazio

Rispecchiandovi i segni minimi di un mistero vastissimo

Parallelo al visibile. D’improvviso la visita impetuosa dell’acqua

Zittisce il turbinare dei merli, ricama umidi alfabeti nel vento

Circumnaviga gli oggetti lasciati all’aperto:

Zappe rastrelli sacchi di cemento una panca rugginosa.

Si piega in ginocchio come una bambina

Sui cespi fioriti del mirto, in giardino.

E il cammino profuma i suoi piedi:

il destro della nota dolciastra della terra inzuppata

il sinistro dell’aroma del finocchio selvatico.

Con la sua bocca bianca e buona

Il giorno invernale m’insegna

Che la lentezza deve misurare i pensieri

Che non occorre stare in affanno

Quando il tempo mi chiede

Di sedermi accanto senza parole

Fissando il fuoco che arde  ed incanta

Con le sue lingue barcollanti impigliate nei rami

Che fischiano l’anima giovane del tenero midollo.

Non c’è cosa che duri per molto nell’inferno

La corteccia che brucia e s’annera

Staccando piccole squame

Fa un dolce profumo di resina;

la curva di un ramo imbiancato sotto la neve

fu la sua più bella architettura

il suo ultimo boschivo ricordo

Ricorda, oh ricorda!

Non c’è cosa che duri per molto nell’inferno.


 luca santilli - 13/01/2014 22:18:00 [ leggi altri commenti di luca santilli » ]

Grazie mille per il tuo commento..troppo gentile...mi hai emozionato..

riempi con le tue parole tutti i silenzi...scrivere è un dono ...è rimpiere l’universo di emozioni..eterne..e tu lo sai fare bene

 Gian Maria Turi - 24/05/2012 22:50:00 [ leggi altri commenti di Gian Maria Turi » ]

Senz’altro quel "non italiano" non voleva avere riflessi antinazionalistici ma semplicemente notare (e lo noto nella mia grande ignoranza, visto che non conosco neanche gli autori che lei cita) un versificare che riesce a mischiare in modo eccellente il lirico e il narrativo (in questo senso "epico"), come ho visto fare solo da certi autori americani.

 Franca Alaimo - 23/05/2012 23:41:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Ringrazio gli altri commentatori, l’intenso Nando, la gentile Sara, e quel "non italiano" di Turi, non perché non mi piaccia essere italiana, anzi ne sono fierissima, ma perché devo senz’altro la mia formazione anche ad autori stranieri, alcuni dei quali ho avuto la fortuna d’ncontrare personalmente; ed anzi colgo l’occasione per ricordare ed abbracciare idealmente, poiché non ci sono più, autori come l’italo-americano Nat Scammacca e il "beloved Peter Russell", definito l’ultimo dei classici moderni, e che per me è stato un grande maestro.

 Gian Maria Turi - 23/05/2012 21:49:00 [ leggi altri commenti di Gian Maria Turi » ]

Bello! Una scrittura intimista che incede come un romanzo epico... Davvero interessante e... poco italiano.

 Guglielmo Peralta - 19/05/2012 19:43:00 [ leggi altri commenti di Guglielmo Peralta » ]

La natura con i suoi quattro elementi, con le sue erbe e i suoi fiori, con i suoi esseri alati, con le sue forme, con i suoi profumi, suoni e rumori è, in questa poesia, personificata e magnificata dal passo lieve dell’angelo della bellezza che ne risana le ferite. Perfino gli oggetti presenti, lungi dall’essere natura morta, rivelano un’anima e sono risvegliati dalla visita dell’acqua impetuosa che zittisce i merli per affidare al vento il suo umido canto. E tutto sa di miracolo! Il tempo torna a scorrere lento e si fa memoria e poesia, che incanta e riscalda. La vita non muore di freddo se la memoria, come un manto nevoso, conserva i ricordi, se la bellezza è il paradiso che cancella ogni inferno e promette resurrezione.

 Ferdinando Battaglia - 19/05/2012 15:33:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Si potrebbe leggere a commento della festa di Pasqua. Un originale canto al sepolcro vuoto: la Bellezza che ci può trasportare fuori dai nostri inferni oppure, come c’insegna la Teologia della Croce, trasfigurare l’inferno nei tratti di quel Crocifisso che il Padre ha riconosciuto come Figlio.
Carissima Franca, il tuo commento mi ha commosso in generale e personalmente fatto arrossire; tu ci doni non solo perle letterarie, ma soprattutto perle di una calda umanità.
Con devozione

 Sara Dimatera - 19/05/2012 10:01:00 [ leggi altri commenti di Sara Dimatera » ]

In questa lirica l’elemento predominante, è il tuo sguardo che diventa fotografia e rende il tuo osservare ricordo incancellabile: c’è realtà, consapevolezza,ci sono colori, profumi,ci sono anime; c’è vita, c’è morte; c’è speranza e poi la bellezza... " dicono che la bellezza sia l’unica testimone che si rialza sempre dalla vita torturata dalla morte".Questo verso mi commuove in un momento personale delicato.
Franca carissima, ho imparato e continuo ad imparare più dalle tue poesie che altrove.
Ogni singola parola testimonia un vissuto, un’esperienza, un’emozione, un passato,un presente e per una giovane come me che inizia a conoscere la vita anche nelle sue sfumature più dolorose, le tue poesie sono per me sostegno ed incoraggiamento.
Che cosa aggiungere ancora...????
Se è vero che l’arte è un dono di Dio, tu cara Franca non sei una peccatrice!!!!
Un silenzioso Grazie

 Franca Alaimo - 18/05/2012 23:06:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Miei cari amici, che commenti preziosi! Ve ne ringrazio con tutto il cuore. Sapete bene che leggo le vostre poesie, anche se non sempre lascio un commento; e alcuni di voi mi entusiasmano in modo particolare, anche perché il loro mondo poetico rivela personalità ricche, variegate, interessanti, così uniche. Lorenzo nei suoi boschi tra foglie, acque e piccole creature ha uno spirito verde e scintillante, Maria è una pasionaria, Cristina ha una vampa nel cuore e una luce lunare nella mente, Loredana si guarda in uno specchio composto da mille specchietti, Lorena scaglia le parole come frecce facendo centro ( qualcuno dice Hai!, ma a lei non importa);Cosima vibra d’amore come un calabrone in primavera, Roberto con una mano accarezza la terra, con l’altra il cielo; Domenico fa viaggi astrali; Nando sale e scende la scala d’oro,come gli angeli della visione di Giacobbe;e molti, molti altri vorrei ricordare e tutti accolgo nel mio cuore.
Volevo dirvi che ho ritrovato questa poesia per caso; l’avevo scritta su un foglietto rimasto in mezzo ad un libro e me n’ero dimenticata.

 Leonora Lusin - 18/05/2012 22:01:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Non c’è cosa che duri per molto nell’inferno
La corteccia che brucia e s’annera
Staccando piccole squame
Fa un dolce profumo di resina;

In questi giorni mi confronto con un dolore altrui che non può essere consolato, la tua poesia ha lenito un poco la mia tristezza e mi ha ridato "cor". Grazie.

 cristina - 18/05/2012 18:50:00 [ leggi altri commenti di cristina » ]

E’ un canto dolce e triste, un’essenza di voce che bisbiglia, un’insegnamento senza il maestro: solo, si osserva, e poi si tace, lentamente. Morendo all’inferno, per un istante rapiti nel Silenzio della Bellezza che si svela. Che altro dire?

 Maria Musik - 18/05/2012 16:48:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Che dire... resto incantata di fronte alla bellezza di questo testo poetico. Non ho pensieri: svuotata mi riempio di meraviglia. E’ come aver assistito ad un’estasi.

 Cristiana Fischer - 18/05/2012 12:17:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

Un grande racconto, da un fuori bianco e pauroso (ma gli occhi morti del cane, nella stessa decomposizione dicono che la bellezza è l’unica testimone) a un dentro di segni e incanti "quando il tempo mi chiede/Di sedermi accanto senza parole". Molto bella!

 Carla de Falco - 18/05/2012 10:58:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

l’unico antidoto all’inferno che tutto brucia ed incenerisce è una lenta, consumata bellezza. ciao.

 Lorenzo Mullon - 18/05/2012 09:33:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Bellissima! Nella natura l’inferno semplicemente svanisce.
Quando a vent’anni mi diagnosticarono un tumore, andai a fare una lunga passeggiata in montagna, e dopo un po’ mi accorsi che non stavo assolutamente pensando alla malattia, ero tutto preso dai profumi del bosco.
E oggi è uguale, quando mi capita un dolore o un lutto, so dove trovare la poesia che guarisce. Non è facile, ovviamente, ma spero che la magia continui.

 Loredana Savelli - 18/05/2012 06:51:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ il trionfo della bellezza: la luce opalina, le calendule, la stessa bocca bianca e buona dell’inverno e via via gli odori della campagna, la forma e la consistenza dei vegetali, la fantasmagoria del fuoco vincono sulla decomposizione della morte, sull’affanno del tempo, sulla negatività che sprigionano certi esseri "brutti" come i corvi, se non altro per la loro paura vigliacca.
Una bellissima poesia che invita a saper aspettare, a credere che il nostro tempo terreno, per quanto infernale ci possa sembrare, sarà breve.
Davvero consolante leggerti, cara Franca, e, come sempre, il tuo linguaggio è ricco, abbondante, ce n’è per tutti, è come partecipare ad un banchetto lussureggiante.
Buona giornata e grazie.

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