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al testo di Mauro Barbetti
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Serata accartocciata e clima accanto lo scricchiolio di oggetti come su navi in sosta a bordo nessuna presenza. Movimenti nella stanza uno sguardo dalla finestra l’attesa della mano incavata nell’altra mano il buio sul soffitto attento il sangue di oggi e quello che verrà note a margine e cartoline da il volume che occupo ristretto a poi la caduta pesante del buio dal soffitto sopra il letto sul corpo
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Mauro Barbetti
- 10/06/2012 11:49:00
[ leggi altri commenti di Mauro Barbetti » ]
Vorrei rispondere al commento di cristina, avendolo fatto per gli altri sulle loro pagine personali. Ti ringrazio di aver colto lessenza di ciò che volevo comunicare. Spesso la mia è poesia di spazi chiusi (nonostante il mio amore per la montagna), proprio perchè le nostre vite si sviluppano dentro le quattro mura domestiche in cui siamo un po padroni/prigionieri, dove gli stimoli ci arrivano come da enormi distanze, gli orrori, il sangue, i fatti della cronaca, che hai ben identificato, rimarcando ancor di più questa nostra solitudine e incapacità di intervenire sul mondo esterno. Grazie, vorrei poter ricambiare il commento, ma non ho trovato tue cose sul sito. A risentirci, comunque.
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Alessandro Mariani
- 09/06/2012 18:51:00
[ leggi altri commenti di Alessandro Mariani » ]
Non conosco molto bene la tradizione del verso e della sua impaginazione, per questo mi rivolgo solo alla poesia, che ho trovato vigorosa, nelluso delle parole e nellimmagine finale che la conclude, dove sono incerto se sia rappresentato un periodo di veglia o un volo della fantasia. Ti auguro buona serata.
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Carla de Falco
- 09/06/2012 10:25:00
[ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]
molto bella. efficace. quasi cinematografica. cè immagine, suono, vita. complimenti.
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cristina
- 09/06/2012 09:41:00
[ leggi altri commenti di cristina » ]
Mi permetto di continuare il commento di Loredana che, con i tre punti esclamativi, ci dice che non ha altro tempo e va di corsa però non senza un sincero apprezzamento! ...e originale, con una bellissima apertura densa di suggestioni ... marittime. E "come su navi in sosta" arriva la sera, e dà modo di fare riflessioni su frammenti di esistenza, orrori, sulla nostra limitatezza. Sul nostro bisogno di una "mano incavata nell’altra mano". Quasi percepibile "la caduta pesante del buio dal soffitto sopra il letto sul corpo". Un calligramma della discesa ...
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Loredana Savelli
- 09/06/2012 07:27:00
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Interessante!!
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