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al testo di Ippolita Luzzo
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Blogger- i libellisti del duemila e dodici da Luciano di Samosasta ad Archiloco nell’antica Grecia da Orazio e Marziale nella romanità, dalla satira all’epigramma da Dante a Pasquino nell’anno del signore dai libellisti del settecento a Pasolini da Pasolini a noi, ai blogger, i libellisti del web (GRC) « ὦ λιπερνῆτες πολῖται, τἀμὰ δὴ συνίετε ῥήματ' » (IT) « Miserabili cittadini, sforzatevi almeno di capire le mie parole » Così diceva Archiloco, suppongo urlasse Ed io modestamente non dico come lui Non mi permetterei mai Adesso siamo civili Adesso che sono permesse le cose Le cose permesse È permesso parlicchiare del tempo Delle stagioni che… Non sono più quelle di una volta Del caldo e del freddo Della pioggia che batte con troppa violenza E’permesso domandarsi dei figli Che crescono, studiano Danno esami, sono all’università Poi se proprio si deve Un come stai È permesso sempre Ovviamente senza però rispondere davvero Basta solo:- Io bene e tu?- Le cose permesse Permesse davvero sono le insulsaggini Le ripetizioni, le banalità, il suono soltanto Di una chiacchiera chiamata ancora conversazione |
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