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Parigi, censurata la pipa di Jacques Tati

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Riporto di seguito un articolo trovato su "Fumare la pipa" , un forum on line di appassionati di "fumo lento". Con questo non si vuole incitare alcuno a fumare o a giustificare comportamenti e scelte ma che spesso si ricorra a certi eccessi di zelo sembra francamente assurdo. Ci sono numerosissimi casi in cui "un vizio" ha contribuito a creare l'immagine di un personaggio, uno scrittore, un attore, un regista, un intellettuale ecc. attuare una "pulizia" cosi zelante su ciò che si crede possa disturbare il buon costume è ridicolo, perchè in fondo, non se ne vede cosi tanto in giro di buon costume.
E personalmente credo che un vizio faccia meno male di tante ansie e paure e appuntamenti e ritardi e frenesie che la società per bene di oggi impone.

Di seguito l'articolo riportato su : www.fumarelapipa.it

«Assurdo, ridicolo, Jacques Tati senza la sua pipa, è come Chaplin senza cappello». È unanime il coro di proteste contro la decisione di Metrobus, la pubblicitaria della metropolitana parigina, di censurare il manifesto di una mostra alla Cinematheque dedicata al mitico regista-attore, perchè la pipa di Monsieur Hulot a spasso sul suo Solex «è contraria alla legge anti tabacco».

Metrobus voleva cancellare completamente l'oggetto dello scandalo, ma ad iniziativa così ridicola la Cinematheque ha risposto con uno stratagemma che sottolinea il ridicolo: sui manifesti consegnati a Metrobus ed esposti nelle stazioni della metropolitana la pipa è sostituita da una girandola colorata. E perchè non mettere in testa a Monsieur Hulot un casco integrale, e sostituire il Solex inquinante con un veicolo verde? La stampa ha fatto a gara per inventare commenti ironici. Il cineasta Costantin Costa Gavras, presidente della Cinematheque, trova assurdo questo «eccesso di zelo» e sottolinea che Tati non accende mai la famosa pipa, in nessuno dei suoi film.

Claude Evin, ex ministro della sanità e padre della legge anti tabacco di 18 anni fa, teme addirittura che la polemica scatenata dalla censura - censura che alcuni paragonano al buon tempo della manipolazione di immagini nell'ex Urss - nuoccia alla lotta contro il fumo e sottolinea che Monsieur Hulot, il personaggio creato e interpretato da Jacques Tati, e la sua pipa fanno parte del patrimonio culturale della Francia. Ma Tati-Hulot non èla prima vittima della legge Evin: nel 1996 da un francobollo raffigurante Andrè Malraux scomparve la sigaretta tra le labbra, e nel 2005 toccò ad un altro accanito fumatore, Jean Paul Sartre: la sigaretta sparì dalla foto di un catalogo di una mostra a lui dedicata alla Biblioteca nazionale.

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