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al testo di Stefano Pucciarelli
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Notte inquieta d’autunno -scorgo bagliori lontani - ed io cammino col vento. Le foglie s’inseguono in cerchio tra lampioni impassibili al mio assorto passaggio. Un’auto, sola, insegue i suoi fari. “Compagno fedele, vuoi scambiare con me un pensiero? “Non son forse io che un istante fugace sul suolo e la terra un granello nel cielo, ed il cielo…! un prodigio nella mano di Dio? “Tu che da lontano vieni, amico saggio, dimmi, son forse solo? E nella notte il vento parlava: “Se sai d’esser nulla fai bene, ma sappi che l’amore anche il nulla vede, ed il Suo - d’amore - è il più grande. 9/11/2010 |
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