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Addio al sorriso delle bambole di pezza

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"Hai più ascoltato i nostri baci nel ricordo?"

Mi disse invitandomi al grande giorno della nostra storia.

Gli antichi baci che furono così giovani.

"Sai", dissi io, "i giorni brillano un po' meno
senza le nostre pazze trovate in cui ci ritrovavamo”.


Il sogno è un terreno neutro di colpe in cui vederci.

E non voglio dialogare col destino per riaverti
c'è un uomo che mi fa vedere lontano
una terra così materna di luci

Ma forse devo dire addio alla cara ragazza
in un mondo di bambole di pezza…

Poi il canto divenne meno allegro di come lo cantavamo

Tutto bello, tutto carino: la collana e il cappellino
…vittima che non aveva niente da lamentarsi al telefono

E che invece taceva respirando la tua distanza-ghiacciaio.

La diva delle inquietudini con un'anima di silenzio.

Con te alla fine ero sola in uno strano formicaio

Dove mi sembrava che poi la sera avesse pareti d’acciaio.

E ora voglio sdraiarmi sulla sua mano ferma e buona

e non più sul vento

 Franca Alaimo - 27/08/2012 22:41:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

L’amore, come ogni altra esperienza, si declina in rapporto alla vita che si sta vivendo. L’altro, il nuovo ci insegna che siamo cambiati mentre stavamo percorrendo il suo itinerario imprevedibile. Dire addio ad un amore bambino, fantasioso ma spesso anche acuminato, può voler dire misurarsi con la parte più adulta, trovare una mano quieta sulla quale riposare.
Valentina si racconta, ma, come sempre, la sua biografia si trasfigura attraverso una lingua-metafora,che risuona di un’inventività teneramente ardita.

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