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Il Passerotto

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                                                              In memoria di Carlo

 

Chissà quale spartito stavi leggendo

quando stamattina ti sei alzato in volo

Le tua ali, pesanti di vita,

 non riuscivano più a portarne il peso

E mentre l’organo suonava il Magnificat

sei precipitato giù

 

Stanno suonando la tua musica

accorrete Angeli del Signore

ad un Passerotto ferito a morte

occorre un passaggio in Paradiso

 Alessandra Ponticelli Conti - 01/12/2012 18:27:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Caro Maurizio, leggo solo ora questa tua poesia. E’ stupenda. Una preghiera che farò mia e reciterò nel silenzio della sera.
Un saluto affettuoso
Alessandra

 Franca Alaimo - 19/10/2012 13:14:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Amo tantissimo i passerotti, più volte presenti nei miei testi, perché ho abitato a lungo in campagna,e tutte le mattine mi svegliavano e, al crepuscolo, s’addormentavano tra le foglie di una grandissima pianta di jucca, dopo lunghi e appassionati tramestii.
Umile, è quello che anche Gesù nomina in una delle sue prediche, per dire che il Padre si occupa anche delle sue più piccole creature.
Dunqu è vero che ad ognuno di essi, quando muore, gli Angeli spalncano le porte del paradiso.
Quanto è delicata e bella questa poesia, che bell’equilibrio tra i toni della tenerezza e del dolore.

 Maria Musik - 18/10/2012 06:24:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Sarebbe da inserire nella liturgia dei defunti. E una preghiera bellissima oltre che una delicata poesia.

 Franca Alaimo - 08/10/2012 23:05:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Una poesia delicata. Così semplice e così coinvolgente! la morte segnata da un rumore violento, innalzata al cielo da un coro angelico!

 cristina bizzarri - 07/10/2012 23:25:00 [ leggi altri commenti di cristina bizzarri » ]

"Le tua ali, pesanti di vita,/non riuscivano più a portarne il peso". Affettuoso, sorridente, malinconico e sincero omaggio a un amico che se ne va, e a cui, nonostante la morte, ti rivolgi nella prima parte come ti fosse ancora vicino(chissà). Ma poi precipita al richiamo del Magnificat. Allora invochi gli angeli che vengano in suo soccorso, come in un’antica preghiera, o poesia. Davvero bella.

 Loredana Savelli - 07/10/2012 21:56:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Stupenda, nel suo dolore urlato in silenzio. E che eco fa l’organo!

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