conosco molti che han la morte, come stile di vita…
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Fiammetta
- 07/04/2010 14:36:00
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Si è rivelata una sorpresa questa teoria di citazioni, messaggi, confessioni, propositi legati ad un semplice aforisma nato, di certo, non casualmente. Teniamone perciò conto quando torneremo alle nostre penne e ai nostri computer. La fede non è forse una ricerca lunga e faticosa che percorre la vita di ogni uomo?
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Emanuele
- 06/04/2010 21:50:00
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sarà il Signore giudice o padre? dalla mia piccola innocente frasetta siamo andati a finire ad uno degli eterni dilemmi... sicuramente nessuno di noi, poveri peccatori caduti sulla terra d Dio, può permettersi il lusso di non sperare con tutto il cuore nella sua, definitiva, misericordia...
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Maria Musik
- 06/04/2010 19:58:00
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Sai, Emanuele, questo discorso mi tocca in prima persona. La verità, quella individuale, è un guanto e può mantenere una sua forma anche rivoltata. Per una come me, proprio il dogmatismo al quale ti appelli, è stato pietra dinciampo. Per anni sono stata una cattolica praticante: da tempo, non lo sono più. Ma questo non vuol dire che sia tiepida. Sicuramente sono un impasto di bene e di male, sicuramente sono fallace ma il dissentire non credo mi renda una ignava. Quanto alla fede, su cosa la misuriamo? "A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede, ma non ha opere? Può la fede salvarlo? Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova? Così è pure della fede; se non ha le opere, per sé stessa è morta. Ma qualcuno dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere», mostrami la tua fede senza le tue opere, e io ti mostrerò la mia fede con le mie opere. Tu credi che cè un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano. Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere è morta? Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere, quando offrì il proprio figlio Isacco sullaltare? Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. Così si adempì la Scrittura, che dice: «Ora Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia», e fu chiamato amico di Dio. Perciò vedete che luomo è giustificato per le opere, e non per fede soltanto. Similmente anche Rahab, la prostituta, non fu essa giustificata per le opere quando accolse i messi e li rimandò per un altra strada? Infatti, come il corpo senza lo spirito è morto, così anche la fede senza le opere è morta," Giacomo 2:14-26 La mia speranza è che Dio sia meno uomo di quello che pensiamo e che se vorrà giudicare la mia fede lo farà mettendo sulla bilancia non la mia aderenza a dogmi e "consigli" ma gli atti di amore. Anche in quel caso, ahimè, potrò risultare alquanto carente. Allora in cosa sperare? Che sulla bilancia ci metta il suo di amore perchè, se è padre, non abbandonerà sua figlia.
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Loredana Savelli
- 06/04/2010 11:42:00
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Molto importante la citazione dallApocalisse, nellultimo commento. A mio avviso, lessere caldi o freddi (mai tiepidi) vale come misura e prova dellamore, in tutte le sue espressioni... e non chiamateci romantici!
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Emanuele
- 06/04/2010 11:05:00
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mi permetto, brevemente, di dissentire nel pieno rispetto delle opinioni fin qui espresse. una Chiesa, per alcuni tempi, debole ha fatto deboli i sui adepti come ora li possiamo vedere. di qui, un richiamo a prese di posizione più radicali da parte della Santa Sede non può che far interrogare i cattolici su quanto possa esser superficiale o meno la loro fede. meglio pochi ma buoni, mi verrebbe da esclamare riduttivamente, ma di credenti da un giorno lanno (vedi le chiese traboccanti a Pasqua) o magari neanche quello, di cattolici di facciata proni e schiavi di qualunque altra sirena non ha bisogno nè la Chiesa nè la società laica. del resto, dice il Signore: «Io conosco le tue opere, tu non sei né freddo né caldo. Oh! se almeno tu fossi o tutto freddo, o tutto caldo! Ma perché sei tiepido, io comincerò a rigettarti dalla mia bocca» (Apoc. III, 15-16)
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Roberto Maggiani
- 03/04/2010 21:00:00
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Giuliano, sei un gran signore come ho sempre pensato, sai dire il tuo pensiero e sai perderlo per rispetto verso il prossimo, ti stimo moltissimo proprio per questa tua libertà di farti "tutto a tutti", come diceva San Paolo. Vorrei soltanto aggiungere che io, diversamente da Fiammetta, pur essendo quanto lei cattolico, non mi sento né deluso né oltraggiato, ma anzi mi fa piacere ascoltare i diversi pensieri su una Chiesa che non può più fare finta che mezza parte di mondo non esista e deve in qualche modo tornare alle radici del suo esibire la propria fede, allontanandosi forse un poco dal dogmatismo e avvicinandosi allascolto e al dialogo con la modernità. Ci sono molti modi per dare ragione della propria fede e dei propri valori, ma penso che quello che utilizza laffermazione dogmatica anziché il dialogo, rischi di allontanare molti da tali valori, penso che la via maestra sia il farsi nulla per accogliere laltro totalmente, così come è, anche quando ci sembra, e forse lo è, anticlericale.
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Giuliano Brenna
- 03/04/2010 02:14:00
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Chiudo qua il ciclone innescato dal mio commento ringraziando Fiammetta per il bellissimo intervento. Tuttavia vorrei sottolineare il fatto che io non sono anticlericale, non sono anticattolico o anticristiano, nulla di tutto ciò, ed ho un profondo rispetto per chi ha una fede solida e vera. Bagnasco è un'altra cosa, ha fatto un discorso prettamente politico, con una chiara intenzione, ovvero ha manipolato le persone ed ha usato l’abito che indossa con uno scopo che non è quello per cui egli si distingue. Inoltre credo, e non voglio ferire né insultare ma sottolineare una mia opinione, tra il cristianesimo, la fede, anzi la Fede, col suo messaggio di Amore universale bellissimo ed immenso e le gerarchie vaticane vi è un enorme abisso. Con questa mia vi ringrazio per avermi sopportato, vi ammiro per come scrivete, per la vostra grazia nell’esporre le vostre idee e per la vostra fede, e non tornerò più sull’argomento.
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Lorena Turri
- 26/03/2010 11:20:00
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Che brutto vedere la politica ovunque!...ma io forse, "da morta", ho occhi per altro...
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Fiammetta
- 26/03/2010 09:16:00
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Caro Giuliano, anche se voci autorevoli hanno già correttamente interpretato laforisma di Emanuele, mi sento delusa ed oltraggiata dal tuo scomposto anticlericalismo, e me ne dispiace. Aggiungo che forse non ti sei soffermato sullaffermazione di Bagnasco circa il servizio disinteressato che deve caratterizzare limpegno politico ed altri temi di notevole importanza civile. Quanto al dramma dellaborto, ricordati che lormai nata pillola abortiva lascerà la donna ancora più sola ed emargianta di fronte a questa scelta drammatica e irreversibile, alla quale è spesso spinta dallindiffereanza e legoismo delluomo. Ti auguro, comunque, una buona Pasqua e preciso di non nutruire alcun preconcetto verso chi non la pensa come me e tanti altri de La Recherche.
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Maria Musik
- 25/03/2010 20:02:00
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Dopo aver letto il commento di Giuliano, che conosco e stimo, credo di poter affermare che la "politica" come è oggi malvissuta e malfatta, ci abbia resi tutti iper reattivi. Ci sentiamo talmente oppressi da questo clima di morte cerebrale che aggiungiamo significati anche ad un testo che, anche io, avevo interpretato, come segnala Emanuele, in senso esitenziale. Capisco, però, anche Giuliano. Ci sono momenti in cui il grido strozzato che abbiamo in gola deve uscire ed esplode alla minima, indiretta sollecitazione: purtroppo le schegge colpiscono anche chi, come in questo caso, non aveva innescato la mina.
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mg
- 25/03/2010 14:01:00
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credo sia stato male interpretato il senso di questo aforisma (che aforisma è di sicuro!). senza tirare in ballo questioni più complesse e controverse, a volte la "morte" o il senso di essa risiede anche nei più piccoli e apparentemente insignificanti gesti quotidiani.
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Emanuele
- 24/03/2010 18:13:00
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no: nè Bagnasco, nè le sue, a mio parere, sacrosante esternazioni, hanno a che spartire col mio piccolo aforisma che era, infatti, di natura decisamente più vaga ed esistenziale...
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Loredana Savelli
- 24/03/2010 15:19:00
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Ci sono diverse chiavi di lettura per questo aforisma che usa parole enormi come vita e morte. Sottoscrivo il commento di Giuliano, dettato da unenfasi un po rabbiosa, ma credo che laforisma sia di respiro più esistenziale, supera la drammatica attualità e le caricature dei suoi protagonisti, per interpretare in un modo estremo i dilemmi di tutti noi, uomini di ogni tempo in conflitto tra cultura della vita e cultura della morte, tra aborto e maternità in un senso più lato e sostanziale, tra eutanasia e difesa ad oltranza della vita, tra diritti umani e razzismo, tra Politica con la lettera maiuscola e piccole beghe di parrocchia, tra impegno disinteressato e calcolo opportunistico e monetizzabile, tra qualunquismo e cultura della partecipazione, tra sessuofobia e rispetto dellintegralità delluomo/donna. In questottica, laforisma tocca i nodi centrali dellesistenza e, putroppo, non indica soluzioni, piuttosto interroga le coscienze.
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giuliano
- 24/03/2010 10:48:00
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Visto il momento e i fatti degli ultimi giorni capisco che questo "aforisma" (che aforisma non è) sia ispirato dalle parole (inutili) di bagnasco. Vorrei ricordare che l’aborto non è un’invenzione della Bonino, c’è sempre stato e si è sempre fatto, la Bonino ha il merito (sottolineo merito) di aver dato la possibilità alle donne di affrontare questo orrendo trauma perlomeno in modo dignitoso, assistito e sceverato dagli orrori, gli insulti, le offese, la perdità di dignità, insomma. Quindi la 194 è una legge che tutela la donna, le consente di vivere un momento di dolore, tragico ed atroce con assistenza qualificata, informata e protetta. Forse per bagnasco è meglio che il corpo della donna venga mercificato e usato come si vede sulle tv del cavaliere. Perchè bagnasco non dice che non bisogna votare i ladri e i corruttori (perchè bertolaso che ha rubato fior di milioni viene ricevuto in vaticano?). Perchè bagnasco non dice che non bisogna votare chi è fascista, offende chi ha opinioni diverse, attacca la magistratura, la legalità. Perchè non dice che non bisogna votare chi nega la scuola a tutti? Licenzia gli insegnanti (forse perchè parallelamente alla scellerata riforma-taglio della scuola la chiesa ha ricevuto bei soldoni per le sue scuole). Perchè non dice che non bisogna votare chi ha preso in giro i terremotati dell’aquila? Perchè non dice che non bisogna votare chi ha fatto della corruzione e del malaffare uno stile di vita: caso Mills, lodo mondadori, diritti tv, il caso mediatrade? Perchè non dice che non bisogna votare per chi discrimina, chi ributta le persone a mare, nega scuola e assistenza ai bimbi extracomunitari, chi è omofobo, razzista livoroso e offensivo e non permette a nessuno di dire parola (vedi Santoro e Travaglio). In sostanza perchè bagnasco appoggia la destra fascista, razzista, omofoba, misogina, incurante dei diritti e protesa solo al proprio interesse? Che abbia un interesse?
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