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al testo di Loredana Savelli
Il filo di Mir
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Ho perso un verso mentre vegliavo gli incubi. Era il primo di una poesia che mai scriverò: Il filo di Mirò. Nel risveglio consapevole, vaga solitario, liberato in azzurri eclatanti.
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Fiammetta Lucattini
- 12/11/2012 15:35:00
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Delicata.
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Lorena Turri
- 11/11/2012 15:36:00
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Lo psichiatra dott. Luigi De Maio, disse un giorno in radio che i versi che si pensano prima di dormire non si ricordano al mattino...è un fatto naturale...infatti lui consigliava di tenere sul comodino un notes e una penna per annotarli e non perderli...ma io non lo faccio mai...
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Loredana Savelli
- 11/11/2012 14:51:00
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A Lorena. Tante cose si perdono, a volte è meglio così, ma non potremo saperlo (forse solo in sogno), e allora lasciamole vagare in un limbo, che potrebbe essere il migiore dei mondi possibili. Di sicuro è azzurro, secondo me.
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Lorena Turri
- 11/11/2012 14:40:00
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Io penso sempre che sicuramente sarebbe stata una pessima poesia! :-)
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Ferdinando Battaglia
- 11/11/2012 14:22:00
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Si perde il particolare non luniversale, la realizzazione non il potenziale, il verso nn la poesia; essa rimane comunque nella "carne" del poeta e diventa il suo specifico modo (e dono) di guardare il mondo.
Ciao Lory
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Luciana Riommi Baldaccini
- 11/11/2012 13:46:00
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Quel verso smarrito negli "azzurri eclatanti"... chissà quanta poesia raccoglierà, se lo lasciamo "lavorare". Ciao Loredana!
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Emilio Capaccio
- 11/11/2012 11:54:00
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A me capita spesso, cara Loredana di svegliarmi con dei versi nella mente che vorrei subito scrivere, ma dopo un po, il tempo di alzarmi, e non li ricordo più: versi di una poesia che mai scriverò.
Non è attinente alla tua meravigliosa poesia, lo so, però questa tua mi ha destato questa curiosa riflessione.
Un bacio, mia dolce!
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Loredana Savelli
- 11/11/2012 11:22:00
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a Cristiana. Certo, è un verso che ha scelto di non incarnarsi. Ciao!
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Maria Musik
- 11/11/2012 11:08:00
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Delicata ed intensa. Ho già vissuto questa sensazione e tu lhai descritta alla perfezione.
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Cristiana Fischer
- 11/11/2012 10:55:00
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nel tempo del risveglio vaga e si distende nellazzurro il verso notturno che vegliava gli incubi. ho capito bene?
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