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la confusione in agguato - le famiglie del family day

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"La confusione è in agguato .... !", così commentava come un mantra una signora del Family Day alla domanda di un giornalista sul perché della sua partecipazione (questo il link del video con le interviste: https://www.facebook.com/gianlucacozzolino/videos/10207838665619937/?pnref=story. Non proseguite con la lettura senza averlo visto).

Che meraviglia! Una civiltà al tramonto, c'è poco da fare. E il problema paradossale italiano è proprio che questa famiglia "tradizionale" difesa a denti stretti, negli ultimi decenni non ha fatto figli a sufficienza (quindi un completo fallimento), per rinnovarsi come successo nel resto del mondo avanzato. Una battaglia generazionale persa a tavolino per inferiorità numerica. Paese vecchio e in declino. Un tramonto e un'agonia senza fine. 
E quando parlo di rinnovamento della famiglia "tradizionale" non parlo di rinnovamento della sua formazione fisica, ma parlo di rinnovamento delle teste, dei cervelli, dei comportamenti, parlo di quell'apertura verso il prossimo, qualsiasi diversità cui esso appartenga, che i padri e le madri italiane ancora in buona parte non hanno, cosa che giocoforza è uno dei condizionamenti che influenzano il formarsi delle famiglie "tradizionali" future. Le "diversità" sono tante, basta vedere il comportamento dei bulli nelle scuole, il loro odio è totalmente irrazionale, colpisce i bassi, gli alti, gli "antipatici", i quattrocchi, i secchioni, i neri, i figli dei divorziati, i figli dei raccomandati, i figli delle persone con cui non ci parliamo e che odiamo, i figli dei ricchi, i figli dei poverissimi, i gracili .... e i figli dei gay. I figli sono il nostro specchio, e proprio per questo, le famiglie italiane devono imparare a essere esempio più che insegnamento continuamente tradito dai fatti, devono imparare a "non seminare vento" (credo che tutti sappiamo come finisce il proverbio). 

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