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al testo di Maria Musik
Volta la carta!
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Passo lenta la mano stanca sul viso. E' così che mi specchio. Non apro l'imposta. Che importa sia sole sia pioggia. Metterò comunque le solite scarpe. Un'unica carta sul tavolo vuoto mi mostra la schiena. La lascio dov'è non la volto. Andrò incontro ignara al mio giorno. Che bruci all'Inferno l'oracolo Arcano.
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Gianfranco Migliorelli
- 02/07/2009 12:06:00
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Semplice, scorrevole, stupenda. Immagini e parole si fondono e accarezzano chi legge. Complimenti
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Paolo Melandri
- 11/04/2009 19:57:00
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Il breve testo melico ha un andamento da monologo teatrale ed è adattissimo alla recitazione nonché alla lettura ad alta voce (con tutte le sfumature necessarie... alcune parti in "pianissimo", il finale "marcato e risoluto"). Anche se hai scelto il tuo nom de plume in onore di una "morta anzitempo" (e senza nulla togliere a questa scelta rispettabilissima), a me pare che la "Musik" sia molto attinente al tuo modo di comporre, in particolare la musica cameristica e la tradizione dei Lieder, ma anche, in una certa misura, la cabaletta operistica, il melodramma. Questo che ho detto non implica affatto mancanza di sincerità... è proprio dei poeti sapere intonare e cantare quello che gli altri piangono. Complimenti.
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Fiammetta
- 26/03/2009 11:20:00
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Un giorno che nasce spossato ma saldamente guidato dal ,tuo cuore-poeta.Coraggio, la carta è ancora lì.
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Loredana Savelli
- 19/03/2009 14:19:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
E se la voltassi, la carta? Potrebbe nascerne una storia a puntate, come in "Volta la carta" di de Andrè :)
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E.
- 19/03/2009 11:28:00
[ leggi altri commenti di E. » ]
vedo che iniziamo la giornata con un umore molto simile... la poesia e bella, delicata e spossata: mi è piaciuta davvero.
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