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al testo di cristina bizzarri
Il grido dei gabbiani
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Piccoli bulbi sfiorano la sabbia in fila come bianchi testimoni, il mare soffia inverno, spruzza grigio e suoni incantatori tra conchiglie che dicono e non dicono il segreto.
Il nome va e ritorna senza fine portato dalla schiuma cento volte, e multipli di tre e ancora sette raccontano di un vento circolare che scava gallerie sotto gli abissi.
S’intorbida la luce del mattino tra nubi che si gonfiano di pioggia, mentre ai gabbiani pulsa un solo cuore - preghiera ininterrotta del respiro prima del grido che rapisce in alto.
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Cristina Bizzarri
- 07/12/2012 20:28:00
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Carla: GRAZIE a te, poet!!! Loredana: sì, è proprio una lotta interiore mattutina, questa visione dei gabbiani addormentati sulla sabbia, che vedo con la coda dellocchio dalla striscia di strada lungo la spiaggia mentre la percorro in macchina; e mi fa bene ma anche male ... Cristiana: sì, forse "loro" conoscono, loro sanno quello che a noi non è dato conoscere, noi che rimaniamo dentro al cerchio, nonostante le nostre formule o il "nome" ineffabile che adombra lessere. Emilio: stupendo il tuo commento! Io mi sento MOLTO ottocentesca, nella lentezza, soprattutto. :-)
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Emilio Capaccio
- 07/12/2012 20:05:00
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...come un dipinto ottocentesco di un paesaggio ove le spume del mare sincrespano in cima e combattono unaspra battaglia con lanima, tra gabbiani e conchiglie mute: increduli spettatoti!
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Cristiana Fischer
- 05/12/2012 21:11:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
in un trascorrere continuo e impreciso il cento scandisce infinitamente il nome e numeri primi non riescono a suddividere il cerchio...
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Loredana Savelli
- 05/12/2012 20:51:00
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Che bella! Non so fare un commento dotto, ma colgo una notevole bellezza spirituale e la scrittura mi cattura. Ciao!!
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Carla de Falco
- 05/12/2012 20:49:00
[ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]
MERAVIGLIOSO idillio intimo.
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Cristina Bizzarri
- 05/12/2012 20:42:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Grazie Roberto, grazie del tuo commento, e di avere colto il senso e il mistero del "Nome"!
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Roberto Perrino
- 05/12/2012 20:02:00
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Intorno ad un centro cabalistico, il realismo dei fenomeni naturali pieni di energia della materia, disvela segreti che timide conchiglie pudiche non trattengono in balia della potenza degli elementi. Molto piaciuta anche la cadenza ritmata dei versi, da leggere scandendo.
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