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Sorgiva- Madre mia Invisibile

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Pieno di grazia

e qualche settimana.

Il presepe

una specie di solitudine
dove avviene il tumulto
alza la posta

 

È pietas l'acuto
di percezione, tra la carne
e l'inquietudine,insaziabile
di presagi,di confidenza
coi territori dei sogni
si sgretola carsico 
così flessibile.....

come grano

-da poter essere seminato
prima dell'inverno-
una pace relativa
un sè minimale, l'essenza
di quella voce  che le spighe
non riescono più a trattenere
le sue iridescenze incrinano
fino al nadir del silenzio
l'abisso di tenebra

 

-Madre mia Invisibile-

trasformeremo in latte
il gorgo di luce 
Padre,tra le cose

che non ci hanno

abbandonato


Corri adesso,settanta anni fa

vento freddo della steppa

Sulle montagne gelate

tagliavi l'inverno a métà

Prodigioso sagittario

irriducibile silvana

Mia -lupa

con la criniera -

L'acqua si fa blu,balena
e congela sulle labbra secche
Il canto terminale
fitto da una verità allucinata,
La lottatrice  è nuda. Vera
più del vero,inzuppata
di dolore, lucida di male
oltrepassi il tormento.

 

-Sorgiva-

Con la cautela dei fiori 

ponevi il vento,spingevi

nel vuoto severo

del tuo polmone arreso, 

l'll  coraggio

-banco di prova 

nostra morfina-
la protezione raccolta
tra le tue braccia
mentre un destino Altro
ci attraversava le scelte,

le cure i viaggi,

il presente


-appartate-noidueSole

tutto è stato possibile

in un momento,

calata nel buio

Ti ho sentita

 entrare 

in paradiso

Mi sporgo,ora,

dove ti muovi

stasera,in segreto
dove ti espandi

sotto i miei occhi

di latte e biscotti

preparando il tuo compleanno,

il primo.Di sempre.

 

Ti proteggo raccolta.

Tra le mie braccia

ho una bambina

di appena tre chili

brilla, a gambe incrociate
nella sua culla

d'Avorio,nido di cenere

e gioia splendente

di un altro mondo

 

Si accende.Si accende

Soffia! Soffia ancora!

Sì,così!

Buoncompleanno!!

 

Crescerai, Mammet

Dentro di me

Finchè sarò 

Fatta piccola

Piccola

Come Te

Invisibile

 

 

 

 

 

 

 

 Amina Narimi - 22/12/2012 18:24:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Il suo primo compleanno da invisibile...
il mio primo Natale,questo,dal 1963
Grazie Stefania,scrivere di Lei mi dona pace e fa fermare le lacrime

 Stefania Stravato - 22/12/2012 17:33:00 [ leggi altri commenti di Stefania Stravato » ]

giuro, non so che dire....
questo testo è un’esperienza emotiva indimenticabile.

 Amina Narimi - 15/12/2012 14:20:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Sulla pelle in luce le tue parole fanno segno
S’inoltra l’ombra alla sembianza
mai avuta prima
senza etá
Non è un riflesso

Grazie Vlad

 Amina Narimi - 15/12/2012 14:17:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Oh,Franca
è una cura questa malattia di tenere gli occhi aperti al dentro, come una luce che si addossa la sera dove la fragilità diviene quiete,colmando d’invisibile la carne e ciò che la tormenta
Ti stringo,grazie

 Amina Narimi - 15/12/2012 14:15:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Loredana sono come trine negli occhi quei mantelli,fiori che ghiacciano
Grazie

 Amina Narimi - 15/12/2012 14:14:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

È una visione ogni sera la realtá del ricordo,il muoversi tra le cose crescere,
a farsi minuscola la pena. Grazie Cristina,ti abbraccio

 Amina Narimi - 15/12/2012 14:12:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

La verbena benedice le ferite cicatrizza la farfalla lo Sto arrivando!
. Grazie Luca,lievissimo

 Vlad - 15/12/2012 01:22:00 [ leggi altri commenti di Vlad » ]

da quando hai messo in moto la poesia, giù in fondo, tutto il piacere che avevo provato prima, è quasi evaporato.

ma cancellando le candele del motore di questa pagina - e i relativi festeggiamenti - mi tatuerei il nome dell’autore sul collo.

non fossi troppo vecchio.

 Franca Alaimo - 15/12/2012 00:10:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Quanto bella è questa poesia di Amina, che ha il respiro larghissimo di tutto il tempo e lo spazio, del visibile e dell’invisibile. Toccante modo di dire buon compleanno a chi già ha superato il confine tra vita e morte nell’attesa del ricongiungimento, del rimpicciolimento del proprio corpo come nel tentativo di ritornare nell’utero materno, prima della vita consapevole.

 Loredana Savelli - 14/12/2012 22:48:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Quanto toccante. La tua poesia è un mantello arabescato.

 Cristina Bizzarri - 14/12/2012 20:11:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Non riesco a scindere la realtà dalla visione, dal ricordo, ma non credo sia importante. Quello che muore rinasce trasformato, rivive in nuova nascita, e la carne stessa è un’attesa e un canale attraverso cui potersi congiungere al tutto ma anche ai nostri cari che ne sono parte individualizzante. Si srotola come un manto di luce e di speranza il tuo poetare, sulla difficoltà e la pena di vivere.

 Luca Soldati - 14/12/2012 11:39:00 [ leggi altri commenti di Luca Soldati » ]

... una farfalla che si posa sopra un fiore di verbena...

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