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al testo di Fausto Torre
chiar’ore
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cosa verrà sfregando le corde grosse della commedia : escrementi o cose
di pancia nettate della frequenza muta per antonomasia: mille (più mille) esplosioni siderali di non-parole; solo scie di cronaca
(leggi qualcuno dei libri inclinati a 30 gradi)
non c'è bellezza se non sbattuta da procella d'anima [non-eterna non-etere]. Per ciò dico a me stesso: siano invocati i resti del fasciame di un'arca sfondata
i lassi tra (i) fulmini e (i) tuoni buffi Arcangelo Corelli, "La Follia"
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Franca Figliolini
- 13/01/2013 11:11:00
[ leggi altri commenti di Franca Figliolini » ]
leggerti significa esplorare le relazioni tra suoni e parole, penetrare le immagini che appaiono e scompaiono come in un gioco di specchi. un esercizio non facile, ma che vale la "fatica" fatta. e sempre, su tutto, la musica...
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Cristiana Fischer
- 12/01/2013 09:36:00
[ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]
frammenti la mente verbale per appiccicare oggetti, cose, sogni, al tessuto denso della musica, ed è quella formale densità che comanda i "furti", un doppio lavoro di lettura chiarificante (ma che ho detto?)
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