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al testo proposto da Carla de Falco
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Non essendoche uomini, camminavamo tra gli alberi Spauriti,pronunciando sillabe sommesse Per timoredi svegliare le cornacchie, Per timoredi entrare Senzarumore in un mondo di ali e di stridi. Se fossimobambini potremmo arrampicarci, Catturarenel sonno le cornacchie, senza spezzare un rametto, E dopol’agile ascesa, Cacciare latesta al disopra dei rami Perammirare stupiti le immancabili stelle. Dallaconfusione, come al solito, E dallostupore che l’uomo conosce, Dal caosverrebbe la beatitudine. Questa,dunque, è leggiadria, dicevamo, Bambini cheosservano con stupore le stelle, È lo scopoe la conclusione. Non essendoche uomini, camminavamo tra gli alberi trad.Ariodante Marianni |
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