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La genuflessione

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BASTA! BERLUSCONI SEI UN IPOCRITA VATTENE, LA CHIESA CONDANNI L'USO E CONSUMO CHE EGLI FA DEI VALORI CRISTIANI!

Roberto Maggiani
Un cristiano cattolico

*

[ Tratto da www.repubblica.it ]

"La scuola pubblica non educa
Sì alla famiglia, no ai matrimoni gay"


LA GENUFLESSIONE

Adozioni, coppie gay e scuola pubblica da Berlusconi offensiva a tutto campo

In tre diversi interventi il premier si erige a difensore della famiglia e va all'attacco dell'opposizione: "Provinciali e desolanti, sono ancora comunisti". Ottimismo sul governo: "Si rafforza, finiremo la legislatura"

ROMA - Con tre interventi, due di persona e un messaggio scritto, per Silvio Berlusconi quello di oggi è stato un sabato di massimo impegno nella comunicazione. Crisi nordafricana, prospettive della politica italiana e poi una lunghissima tirata contro i rischi del comunismo e dello statalismo pronunciata al congresso dei Cristiani Riformisti sono stati i passaggi chiave della campagna mediatica del premier. Una frenesia che la presidente dei senatori del Pd Anna Finocchiaro liquida come "bulimia oratoria" di "un attore alla fine della sua carriera che propone sempre lo stesso stanco repertorio".

Attacco alla scuola pubblica. Particolarmente pesanti le parole pronunciate dal presidente del Consiglio davanti a alla platea cristiano-riformista, apparentemente disinteressata a chiedere conto al premier degli scandali a sfondo sessuale. Destinato a scatenare polemiche in particolare il passaggio in cui Berlusconi si è scagliato contro il rischio che ai genitori possa essere impedito di scegliere per i figli una scuola privata, lasciandoli così in balia di insegnanti che non sono in grado di educare in quanto "inculcano idee diverse da quelle che vengono trasmesse nelle famiglie".

Missione anticomunista. Il presidente del Consiglio ha rievocato la sua scelta di entrare in politica legandola al desiderio di salvare l'Italia da una presunta minaccia comunista, descrivendola come una sorta di missione. Ha quindi assicurato che finché il Pdl sarà al governo "non ci sarà mai un'equiparazione tra matrimoni tradizionali e unioni gay, così come non ci saranno adozioni per genitori single". Ribadendo che al momento eventuali elezioni anticipate sarebbero un male per il Paese, con il risultatao di un'impennata nel debito pubblico, non poteva mancare nell'intervento del premier il tema della giustizia. Berlusconi ha anticipato che oltre ad un aumento dei sottosegretari ci sarà presto un Consiglio dei ministri straordinario per affrontare la questione, compresa una legge per vietare le intercettazioni telefoniche "ora che Fini non ci impedisce più di presentarlo". "Per questo - ha ribadito - alla fine la diaspora del Fli farà bene alla maggioranza".

Gheddafi senza controllo. Prima delle vicende interne, intervenendo al congresso del Partito Repubblicano, Berlusconi aveva aggiornato il pubblico sulla situazione libica. "Ho notizie di qualche minuto or sono e pare che in Libia Gheddafi non controlli più la situazione". Davanti alla platea di un partito diviso tra un'anima filo governativa e un'altra schierata all'opposizione, il premier è stato accolto sia da applausi che da fischi.

Opposizione provinciale. "Sta cambiando lo scenario geopolitico e l'Italia ne è coinvolta - ha detto - Nessuno ha potuto prevedere quello che è successo in Libia e quello che è accaduto qualche settimana prima in Tunisia e in Egitto, e nessuno potrà prevedere cosa avverrà". "Speriamo che nei prossimi mesi sulla sponda nord del Meditrerraneo ci possano essere stati più liberi, ma il rischio è di trovarci paesi che ci facciano fare i conti con l'integralismo islamico" ha ammonito il presidente del Consiglio. "Non possiamo restare spettatori, né l'Ue né noi", ha insitito. "Sono desolanti le polemiche provinciali delle opposizioni in Italia sulla Libia e i piccoli tentativi di attaccare il governo su politiche che sono state sempre fatte da molto decenni", ha detto ancora il premier, aggiungendo che "l'opposizione con cui ci troviamo a doverci confrontare non ha mai rinunciato all'idea della spallata e alle trame di palazzo per ottenere i risultati che per altre strade non riescono ad ottenere".

Invito al bunga bunga. Berlusconi prima di congedarsi si è concesso anche una battuta delle sue. "Grazie per questo applauso, vi inviterei tutti al bunga bunga ma resterete delusi", ha detto a un gruppo di delegati che lo salutava calorosamente.

Governo saldo. Prima ancora del suo discorso al congresso repubblicano, Berlusconi era intervenuto sulle questioni di politica interna, attaccando anche in questo caso duramente le opposizioni, con un messaggio inviato in occasione della "Prima giornata di riflessione politica per i giovani del Pdl", che si svolgerà domani a Sorrento. "Il governo è saldo - ha spiegato - e continuerà a lavorare per tutta la legislatura, fino al 2013, per completare il programma di riforme che è stato premiato dagli italiani nelle elezione del 2008".  La maggioranza - ha sottolineato il premier - si rafforza giorno dopo giorno mentre le forze di opposizione non hanno leader, programmi, idee. Lo diciamo chiaramente: noi andiamo avanti e vinceremo la sfida della modernizzazione del nostro paese, lo faremo grazie ai nostri valori e all'entusiasmo di tanti giovani che, come Voi, vogliono un'Italia più libera. Sento il Vostro sostegno e il Vostro affetto. Per questo Vi ringrazio, Vi invio il mio più cordiale saluto e Vi auguro di realizzare tutti i sogni e i progetti che avete nella mente e nel cuore".

Le reazioni. "Quando Berlusconi tira fuori la storiella dei comunisti è la prova che si trova in estrema difficoltà e non ha più argomenti da offrire agli italiani. Si rassegni, la sua storia politica è ormai al tramonto e non saranno i soliti e ormai stancati argomenti a cambiarne l'esito". Maurizio Migliavacca, coordinatore della segreteria nazionale del Pd, commenta così l'intervento del premier al congresso dei Cristiano Riformatori.

(26 febbraio 2011)


 Roberto Maggiani - 26/02/2011 23:42:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Sì Roberto, sono d’accordo, se non abolirlo almeno rivederlo, l’Italia ha bisogno di libertà. Io sono, come sai, Cattolico, ma, caro mio, sono messo a dura prova, l’unica cosa che mi salva è pensare che la davanti a Dio siamo ugualmenti prediletti e sfido chiunque a dire qualcosa contro la mia fede, ma qui non si tratta più di fede, il piano è diverso, qui si tratta di invasione, di prevaricazione, di mancanza totale di visione sociale e di rispetto per l’uomo, in quanto non tutti gli uomini la pensano uguale, non tutti hanno gli stessi affetti, non tutti possono avere la stessa fede e allora che facciamo? chi è diverso da noi lo escludiamo dalla vita sociale solo perché alla Chiesa non piace questa o quell’altra cosa? Dobbiamo condannare delle persone alla castità senza motivazione? Per fede? Quale fede? Ecco l’ottusità di Berlusconi e di questo Governo, che a fatica si può ancora chiamare Governo, visto che non si sa su chi stia governando, hanno diviso la terra Italia in due, metà va bene, l’altra la affondiamo, ma non solo fisicamente ma anche moralmente, denigrando gli insegnanti della scuola pubblica e tutte le famiglie che lì mandano i propri figli, denigrando i cittadini gay, eccetera eccetera...

 Roberto Perrino - 26/02/2011 22:57:00 [ leggi altri commenti di Roberto Perrino » ]

Abolire il concordato! Libera Chiesa in libero Stato! E mandare a casa Berlusconi (e la sua corte), che mi ricorda tanto quei "cattivi" compagni che, da piccolo, mia madre mi sconsigliava vivamente di frequentare...

 Roberto Maggiani - 26/02/2011 19:09:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Cari Giuliano, Loredana e Franco, grazie per i vostri commenti. Ho deciso di sfogarmi, vada come vada. Oggi pomeriggio ho meditato a lungo su questo ennesima infelice uscita berlusconiana, che evidentemente manifesta il tentativo di recuperare la faccia, ma direi più che la faccia il sostegno di larga parte dell’Italia bigotta, o ingenua, che dir si voglia, legata per fede religiosa alla Chiesa di Roma. Niente di più deprecabile. Per strada, a Roma, grandi manifesti riportanti in grande la scritta "BERLUSCONI", così inneggiano: "Nel cuore della Cristianità, incontri i nostri valori", roba da far saltare le coronarie ad ogni onesto cristiano, non capisco quindi come sia possibile che Bertone, Bagnasco e compagnia, non saltino sulle poltrone come faccio io sulla mia sedia di semplice ferro e plastica, forse proprio perché loro stanno sulle poltrone e devono in qualche modo garantirsi la continuità di una sorta di poetere temporale attraverso una gestione talvolta per niente condivisibile della Chiesa a cui anch’io, scusate se è poco, appartengo.
Per tornare ai manifesti suddetti, la cosa che non capisco è chi sia il paladino esempio di tali valori cristiani nello schieramento berlusconiano, visto che Berlusconi non sembra esserlo... vogliamo parlare di famiglia con Berlusconi? Vogliamo parlare di legalità con Berlusconi? Vogliamo parlare di giovani con Berlusconi?... invece voglio parlare di scuola e affetti, senza scomodare i valori cristiani andiamo a parlare di valori che sono in realtà dei diritti come quello dell’istruzione e degli affetti. Per quanto riguarda l’istruzione la sua affermazione che la scuola pubblica non educa i giovani, se fosse stata detta da me che sono un comune cittadino e non rappresento con le mie parole un Governo, allora ci sarebbe da condividere o da obiettare come tra amici al bar, ma detto dal capo del Governo italiano, beh scusate se è poco tanto basterebbe per chiederne le dimissioni! Che cosa sta facendo signor Berlusconi perché la scuola pubblica diventi educativa? Toglie i fondi li dà alle scuole private e manda a casa gli insegnanti... eccetera eccetera...?! In quanto cittadino signor Berlusconi non mi rappresenta, ma neanche come cittadino, ma a lei di questo non importa una fischia! Visto che non sono a sostegno dei suoi sproloqui allora sono un comunista... e sì, se i giudici che la giudicheranno - se riusciranno a non avere una bella legge ad personam tra le ruote da qui al 6 aprile - sono comunisti allora io sono comunista con loro... ma sempre cristiano e cattolico, però uno di quelli che lei non avrà mai dalla sua... sa perché? Perché non ho la TV e quindi non può rincoglionirmi col suo gas nervino televisivo...
In quanto agli affetti che cosa glielo dico a fare che si trova ancora nel medioevo? Tanto a lei interessa avere dalla sua gente che ragiona ancora da medioevo... sono certo che lei, se la maggior parte del popolo non fosse ignorante e retrogrado - a causa di tanti anni di assillo razzista-affettivo di tanta parte della gerarchia ecclesiastica - ma a sostegno dei PACS, se fosse in un paese tipo Francia o Spagna, lontano dal Vaticano, lei sarebbe tranquillamente d’accordo e li farebbe passare, ma lei sa che i voti, ancora, in Italia, stanno dietro le porte del Vaticano... e siccome ha bisogno di potere per salvarsi dalla galera, ecco fatto che gioca le sue ultime carte con questi schifosissimi rigurgiti.

 Franco Fabiano - 26/02/2011 16:36:00 [ leggi altri commenti di Franco Fabiano » ]

Caro Roberto, distinguersi da questi sedicenti "cattolici" è prova di coerenza ed integrità. Personalmente ritengo la Chiesa di questi anni una realtà che suscita grande tristezza. La politica o, meglio, questa attuale politica nazionale è semplicemente priva di ogni autorevolezza e credibilità.
Saluti. Franco Fabiano

 Loredana Savelli - 26/02/2011 15:56:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Sottoscrivo, con l’aggravante di essere insegnante e di quelle più pericolose.

 Giuliuano Brenna - 26/02/2011 15:33:00 [ leggi altri commenti di Giuliuano Brenna » ]

Naturalmente il vaticano abboccherà subito e benedirà ogni nefandezza di berlusconi.

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