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Scrivi un commento al testo di Loredana Savelli
al bar della stazione - otto marzo -

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non salutiamo più

la gente per strada.
la gente s’ammazza 

o muore d’inaudite malattie.

mia nonna è già nella tomba
sotto il prato di marzo,
la mia amica, intanto,

sta arrivando dalla nebbia. 
ho chiesto a Charles, l’alcolista,
di moderare il suo linguaggio:
non sta bene

che nel giorno della festa delle donne
mi vergogni così tanto di lui.
il cappuccino è ventuo scuro,
sembra quasi liquirizia.
lo stano silenzio del bar 

è surreale.

sotto il sole diligente

avvengono le consuete tragedie.

 

 Carla de Falco - 09/03/2013 15:00:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Un bar l’8 marzo.
Donne che ci hanno lasciato, altre che più non si riconoscono.
Uomini di cui vergognarsi e un Dio (il sole indifferente) ormai troppo lontano.
Amara, come un caffè. L’ho letta così. Ciao, Savelli.

 Nando - 09/03/2013 09:45:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Ormai
la tua poesia ha preso il largo,
la penna naviga
a gonfie vele; solo uno stolto
della nostalgia - un cenno
alla mia autobiografia -
ritorna volentieri
ai giorni della riva.

Buon sabato, Lory.

 Cristina Bizzarri - 09/03/2013 08:17:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Grande rispetto per tutte le cose, compreso il dolore che si stempera in stanca
ironia, quasi languida dolcezza pur nello stile asciutto della tua bellissima poesia.

 Maria Rosa Cugudda - 08/03/2013 21:23:00 [ leggi altri commenti di Maria Rosa Cugudda » ]

Opera originale per descrivere un’assoluta normalità!
Profondità di versi che raggiungono il cuore, complimenti sinceri
e un caro abbaccio!

 Alessandra Ponticelli Conti - 08/03/2013 20:40:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Davvero molto bella. Grazie, Loredana, per questa meraviglia.

 Luciana Riommi Baldaccini - 08/03/2013 19:58:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Molto bello questo squarcio dell’ordinarietà in cui continuano ad accadere anche orrori straordinari. Scritta alla perfezione, mon amie! ;-)

(PS: la nonna centenaria?)

 Maura Potì - 08/03/2013 18:44:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

Mi piace tanto il tuo osservatorio poetico, Loredana. Quelli che sembrano laconici pensieri, quasi una sorta di diario intimo, inaspettatamente diventano chiacchiere "serie" tra amici: il lettore è chiamato a condividere la riflessione sulla comune condizione umana "sotto il sole diligente avvengono le consuete tragedie", e annuisce, partecipa e apprezza

 Emilio Capaccio - 08/03/2013 18:17:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

Ancora una poesia che si limita più a descrivere che a narrare il "sentire" e questo è il tratto che più mi piace della poesia: "suscitare" solo per mezzo di una verve descrittiva e lasciare al lettore tutte le enfasi poetiche che, nella contemplazione personalissima della lettura, si levano dai versi e se ne vanno a nutrire la nostra variopinta, ma pur sempre fagocitante immaginazione.

Ciao Loredana.

 Giovanni Baldaccini - 08/03/2013 17:43:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Mi piace molto questo caffè della stazione dove si intrecciano ricordi, simboli e realtà anche crude, come spesso la realtà è, il tutto con un linguaggio asciutto e composto.
Ciao Loredana.

 Giulia Archer - 08/03/2013 16:58:00 [ leggi altri commenti di Giulia Archer » ]

Il tuo sguardo sul mondo è cosi’ attento e giusto!Con quell’armonia tra realismo e poesia che fa pensare ai migliori Impressionisti. io ti riconoscerei, anche col nuovo taglio!
un abbraccio
Giulia

 Federico Caruso - 08/03/2013 14:10:00 [ leggi altri commenti di Federico Caruso » ]

Magnifica,complimenti e auguri carissima...

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