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Larea di Broca: Cibo

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E' appena uscita la rivista "L'area di Broca", semestrale di letteratura e conoscenza (già "Salvo imprevisti"), ci pare, nella sua coerenza stilistica e contenutistica, una delle riviste più importanti della nostra Italia letteraria contemporanea. Come presentazione del semestrale proponiamo l'editoriale di Mariella Bettarini, pubblicato sulla rivista n. 76-77 del 2003, per i 30 anni di "Salvo imprevisti" e "L'Area di Broca":


Dunque, trenta. Senza alcuna retorica, da quel febbraio 1973 in cui - quasi per gioco - ideammo, "varammo" il primo piccolissimo "numero unico" di "Salvo imprevisti" più di tre decenni sono trascorsi (parlando personalisticamente, metà della vita...).
Fondata nei combattivi, utopici primi anni Settanta da Silvia Batisti e dalla sottoscritta, prendendo poi il sottotitolo "quadrimestrale di poesia e altro materiale di lotta", autogestita, autofinanziata, interdisciplinare, caratterizzata da fascicoli sempre monografici, "Salvo imprevisti" dal 1973 al 1992 ha raccolto attorno a sé vivi interessi, accesi dibattiti e circa quattrocento collaboratori, in un iter di ricerca e di sperimentazione piuttosto raro per vivacità e durata. La rivista ha dedicato alcuni fascicoli a temi come "Donne e cultura", "Cultura e Meridione", "Partiti e Movimento", "Pasolini, "Poesia e inconscio", "I bambini/la poesia, "Poesia e teatro", "Poesia e follia", "Dino Campana oggi", "Del tradurre", ecc. Si tratta di una una rivista ormai "storicizzata", citata, tra l'altro, in voluni di autori come Pasolini, Fortini, Manacorda, Asor Rosa, Zagarrio, Marchi, Giorgio Spini, ecc.
Nel 1993 il semestrale "L'area di Broca" nasce e s'innesta su questo assai fecondo "tronco" di passione e riceca: una rivista ancora rigorosamente autofinanziata, interdisciplinare, monografica, il cui titolo richiama la zona del cervello adibita alle funzioni del linguaggio. Un periodico "di letteratura e conoscenza" che di volta in volta coniuga testi creativi a testi scientifici, narrativa a filosofia, poesia a politica, con temi come "Cervello", "Fotografia", "Acqua", "Caos", "Macchine", "Suoni", "Tempo". "Scrittura e (è) potere(?)", "Terra", "Amicizia/cooperazione".
E oggi? Ora? Il momento storico (e dunque culturale), in Italia e nel mondo, è dei più faticosi e difficili. Che cosa ci compete? Purtroppo, quasi nulla. In questo quasi c'è, però, forse, anche la nostra r/esistenza ostinata: senza alcun risibile "trionfalismo", ma anche senza un frustrante sentimento di delusione, di sconfitta. Siamo vivi, appassionati (ancora), liberi (liberi?). Siamo ancora contro. Siamo con. Nonostante tutto, sentiamo di poterlo dire con forza, quasi con "orgoglio".
Per la "cronaca", in questi trent'anni in redazione (ossia al lavoro, alla culturale "avventura") si sono avvicendati i seguenti amici (che adesso in redazione non sono più): Silvia Batisti, Riccardo Boccacci, Aldo Buti, Rinio Capezzuoli, Mario Dentone, Carlo Fini, Antonio Frau, Roberto Gagno, Stefano Lanuzza, Attilio Lolini, Beppe Mariano, Loredana Montomoli, Luciano Valentini, Valerio Vallini, Roberto Voller (in "Salvo imprevisti"); Nadia Agustoni, Mirco Ducceschi, Kiki Franceschi, Maria Pagnini, Liliana Ugolini (ne "L'area di Broca"), mentre l'attuale redazione è composta da: Mariella Bettarini (dir. respons.), Giulio Bogani, Alessandro Franci, Alessandro Ghignoli, Gabriella Maleti, Maria Pia Meschini, Paolo Pettinari, Giovanni Ricci (in redazione dal 1974). Redattore "onorario"(?): il cane bracco Lapo (Maleti), tanto per proseguire il durevole "gioco" ed una "fedele" vitalità.



Inoltre pubblichiamo l'editoriale, di Mariella Bettarini, del numero 88-89 ultimo uscito, giugno 2009, il cui titolo è "Cibo".



Cibo. Fame. Morire di fame. Ricchezza. Obesità. Disperata magrezza. Haute cuisine. Nouvelle cuisine. Grandi chef. Restaurant. Grand Gourmet. Fast food. Slow food (pur sempre food). Alimenti. Miseria. Crisi economica: crisi alimentare. Cibi succulenti. Cibi. Si chiede cibo in metà del mondo. Mille milioni di affamati, sottoalimentati, di morenti per malattie da fame in metà del mondo. E ancora: carestia. Bulimia (e anche anoressia: per disagio, dolore, per dubbio tra vita e morte). E poi: pranzi ufficiali. Pranzi di nozze. Pranzi di gala. Cene di lavoro. Cannibali (nel Nord del mondo). Nel Sud uomini e donne commestibili. Interi popoli a digiuno, mangiati da sfruttamento, da commercio, da veleni, da frodi, da piraterie alimentari. E noi qua onnivori (alcuni vegetariani). Noi carnivori. Noi all'ingrasso. Noi troppo spesso pantagruelici. E: pasticci, polpette, sformati, cotechini, schiacciate, involtini, crostate, pappardelle, frittate, saltimbocca, budini, caponate, pastiere, minestroni, sorbetti, cannoli, ossibuchi, passati, fritti, arrosti, stufati, mortadelle, bistecche ...
Abbiamo voluto dar voce e spazio a un tema tra i più complessi/semplici, goderecci/tragici, corporal/etici, individual/politici; uno dei temi più contraddittorii che possano darsi. Poiché cibo è corpo e natura, ma anche politica e cultura. E dunque - oggi e da sempre - tema dei più tormentosi e inesorabili e, allo stato attuale dei fatti, tema, ma soprattutto problema (ci pare), insuperabile.
Per concludere questa breve introduzione al fascicolo (che, al solito, contiene testi creativi e qualche intervento saggistico), vorrei ricordare due numeri precedenti della rivista, rispettivamente dedicati a "TERRA" (n. 73-74, gennaio - dicembre 2001) e a "GLI ALTRI" (n. 82-83, luglio 2005 - giugno 2006), particolarmente aderenti all'argomento qua trattato, essendo la terra/Terra matrice di qualunque cibo e un tema come "gli altri" intimamente connesso ai terribili problemi alimentari di cui sopra ho tentato di dare velocissimo cenno.
Ancora una volta la redazione de "L'area di Broca" ed io vi siamo grati per l'interesse con cui ci seguite, mentre preannunciamo l'argomento del prossimo numero, anch'esso per certo assai legato a quelli suddetti: un tema come LAVORO, infatti, non può che essere "solidale" ai precedenti, mentre vi auguriamo una lettura come "cibo" (e cibo "anche" di lettura). Dunque davvero: "Buona lettura!".



In questo numero: Margherita Adda, Leopoldo Attolico, Angelo Australi, Cinzia Bellini, Mariella Bettarini, Giuliano Brenna, Maria Grazia Cabras, Roberto R. Corsi, Alessandro Franci, Roberto Maggiani, Gabriella Maleti, Insel Marty, Loretto Mattonai, Maria Pia Moschini, Barbara Pumhosel, Paolo Ragni, Giovanni Stefano Savino, Marco Simonelli, Liliana Ugolini, Luciano Valentini, Massimo Acciai, Paolo Pettinari, Giovanni R. Ricci.



Abbonamento annuo: euro 6
(Estero: euro 10)
Abb. sostenitore: euro 15
(L'abbonamento decorre dal semestre in corso e vale per due fascicoli, o per uno doppio)
Versamento sul conto corrente postale n. 27137504
intestato a: Comitato Culturale "L'area di Broca"
Via San Zanobi, 36 - 50129 Firenze

 leopoldo attolico - 15/05/2010 23:50:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

Intanto grazie a Mariella e a tutta la Redazione per aver accolto un mio testo . E’ certamente il mio ego a esserne gratificato , ma è soprattutto la soddisfazione ( non vana , non effimera ) di essere presente in un contesto che esperisce cultura " di pancia " e "di testa", laddove l’"umano" nella sua più ampia espressione si oppone alla negatività e alla rozzezza massmediale di questa nostra epoca , disquisendo verificando e argomentando contenuti e prospettive della propria azione civile e più estesamente politica , mai venuta meno in tanti anni di militanza.
E da ultimo un incoraggiamento a resistere alle manovre ostruzionistiche dell’ineffabile "On.le" Bondi ( tariffe postali quadruplicate per i periodici ) . Credo che saremmo tutti pronti a raddoppiare il costo dell’abbonamento alla Rivista pur di far esistere una Voce libera .

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