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al testo di Franca Figliolini
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Massì andiamo da Amici, che è un nome ch'è tutto un programma, lì si incontra la ggente seppure dietro uno schermo. Oppure convochiamo le piazze a dire abbasta, vaffanculo e porca puttana. Ma 'sti cazzi non lo dice nessuno? Che qui, sappiatelo, si soffoca nella fine della storia, annegati nell'irrilevanza, sfilacciati e divisi. L'arroganza dell'oggi è un pugno nell'occhio, un ossimoro della storia per questa gente con le teste infilate fra le mammelle dello stato - lo stato, lo stato.... - che non sa né di passato né di futuro, che irride la propria funzione nel nulla cosmico della vanagloria. Tutto è così privo di senso, così vacuo e infelice. La notte della speranza non ha caratteristiche di mito, non esplode, non augura catarsi. Accartocciati su noi stessi, incaprettati, attendiamo.
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