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A toccarci non si torna senzamore

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Vado dagli alberi come fossero persone

C'è al boscovecchio un cipresso chiuso in se

come un bimbo nell' armadio pieno d'anima

luminoso come un iceberg nero

Lo chiamo rainer.


Nasconde le braccia come non avesse rami

-a non essere toccata la corteccia-

fin dov’è sereno.

Voleva essere una rosa

intangibile

 

Dal respiro ogni giorno più profondo

mi avvicino

fino a scomparire con le mani

nella cavità  del suo pulsare. metto un seme

nel tempio la mia carne per i suoi mille occhi

poi mi offro con le braccia a fare i rami.

A toccarci  non si torna senz'amore

 

E Tu eri gonfio d'acqua - Rainer -

quando lacrimavo.  c'era nascita,

uno nell'altro, con la vibrazione

inclinato nel piacere ti ho sentito. Uscire

Respirare. Aperta rosa

l'll resto di ogni ora

 

Di grandezze molto piccole

sono i tuoi abbracci illimitati

Di quale amore la durata !

 

 

(Rainer è un bambinissimo,

fra i tanti  rari, un cipresso nella rosa

Sta imparando ad abbracciare,

a farsi cogliere

stringendoti con  centomille  braccia ,

a passi piccolissimi ma infiniti d’occhi)

 

 

 

 Amina Narimi - 11/04/2013 22:43:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

Grazie Leonora
è quel bambino che fa vibrare il senso, Rainer nella rosa :"contraddizione pura" lo ritengano "malato"

Grazie Loredana, ho conosciuto Rainer tanti anni fa,quando gli insegnai ad andare a cavallo..poi dagli alberi a respirare



 Leonora Lusin - 11/04/2013 14:14:00 [ leggi altri commenti di Leonora Lusin » ]

Una fiabesca narrazione di reciproche amorose metamorfosi:ad ogni lettura convince di più.

 Loredana Savelli - 11/04/2013 06:42:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Che bella storia! Un albero-persona che dà e riceve amore. Ma solo certi occhi possono scoprire, riconoscere. Fortunata, Amina.
Buona giornata, buon respiro!

 Amina Narimi - 10/04/2013 17:06:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

un iceberg nero
A gurdarlo quel bambino e’ sempre l’ll 10 agosto
Per lui hai sempre un desiderio
In silenzio vanno riempendosi l’un l’altro  e le stelle  sanno tutto quando cadono sopra le loro braccia
Grazie Cristiana. Grazie Cristina,sì quel bambino è quel bambino.

Ferdinando le tue parole mi prendono per mano, ed io le stringo per portarle nel rifugio

 Ferdinando Battaglia - 10/04/2013 14:24:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Amina, rinnovi ogni volta in me l’emozione della tua anima, solo intuita ma non per questo meno evidente; le tue poesie trapassano la Poesia, si pongono in un altrove, dove mi conduci allo stupore dell’Invisibile; pur rimanendo arte di lettere di poetica bellezza.

Buon pomeriggio, Amina.


 Cristiana Fischer - 10/04/2013 10:30:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

non so commentare questo intreccio di vita arborea e umana, dico solo che la poesia è bellissima

  Cristina Bizzarri - 10/04/2013 08:16:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Penso una follia leggendo la tua poesia. Metamorfosi. Che ci sono alberi autistici, o bambini. E noi, toccandoli, diventiamo loro, perché se tocchiamo davvero nel profondo, (ci) trasformiamo. Ciao Amina.

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