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al testo di cristina bizzarri
Per chi vede un senso in tutto, gli occhi
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Per chi vede un senso in tutto, anche le cose hanno occhi che conoscono la pena della luce - sanno perfettamente che in un piccolo tinello con le tendine di terital a schermare la finestra - o nel salone semivuoto dai leggeri toni beige dove troneggia fallico e culturalmente metabolizzato, eburneo linga, uovo fossile su essenzialmente strutturato tavolino - c'è la stessa domanda che passeggia e guarda con simpatia gli immortali oggetti - reperti intrisi di pietà e accondiscendente celebrazione del nostro attenderci un domani altro dal domani. E cantano, gli occhi delle cose, una canzone calda, in una lingua sconosciuta ma armoniosa, e sale verso il soffitto che si apre come un varco - sale oltre le cupole dei tetti, oltre gli archi della luce che rimbalza tra le nubi. Oltre noi che ci guardiamo credendoci diversi.
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Cristina Bizzarri
- 22/04/2013 07:00:00
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Ho sempre- quasi !- pensato che in fondo in fondo caso e necessità sono la stessa cosa, nel senso che se per caso ci siamo devessere pur necessario. Allora forse il caso è solo un affacciarsi della necessità. Non saprei spiegarlo meglio: help! Grazie dei vostri commenti. Dal mio tinello vi auguro buona giornata... (le tendine sono sintetiche).:-)
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Cristiana Fischer
- 21/04/2013 10:36:00
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mi piace laccostamento tinello-immortali oggetti, e tu che canti insieme la preghiera di ognuno e il canto delle cose
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Luciana Riommi Baldaccini
- 21/04/2013 00:54:00
[ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]
"E cantano gli occhi delle cose".... un canto che va "oltre noi che ci guardiamo credendoci diversi", mentre dovunque "cè la stessa domanda" di senso, lo stesso desiderio di "un domani altro dal domani": siamo tutti in preghiera di fronte al mistero.
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Leonora Lusin
- 20/04/2013 23:29:00
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Trovo questa tua poesia straordinaria per ritmo, timbro,immagini e filosofia.Ricorda per densità Szymborska. Buona notte, Cristina
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Loredana Savelli
- 20/04/2013 23:10:00
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Lo sguardo del poeta: ondivago e penetrante. Riconosco un po lo stile di Alessandro Mariani, personalizzato magnificamente dalleleganza di Cristina Bizzarri, la "signora distratta" che vede tutto. Un abbraccio
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Paolo Melandri
- 20/04/2013 22:40:00
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Se non esiste il caso, allora tutto ha un senso che ci sfugge. Se invece esiste il caso, il tuo sguardo sa penetrare oltre di esso. E anche questo mi sfugge, almeno in parte. Non sono degno di porgerti i miei complimenti, e poi sarebbe ridicolo e pleonastico.
Con sincera ammirazione (tuo?) Paolo
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amina narimi
- 20/04/2013 21:54:00
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arrivi come un tuono quando ti leggo apparire e corro come seguendo lacqua il suono fino alla foce come venisse prima al senso poi risalgo piano, tra le anse riposo come guardandoti guardare allora il respiro torna sottile nella stessa melodia che sale dire che è stupenda fa quasi poca luce nel brillio degli occhi ora
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