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Baudelaire line

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Oltre il confine duro del tangibile
esiste un bosco dove gli occhi ascoltano
e parlano i profumi, dove i fiori
son donne virtüose innamorate;
è la foresta che sorse dal Caos
sul limite tra il senno e la follia,
prìstina residenza degli archetipi
in cui la vita è sogno e il sogno è vita.
Divenne inaccessibile agli umani
quando fu perso il senso delle Forme,
smarrita l’empatia con la Bellezza,
confusa la parola dai Demòni;
è la foresta dove le radici
lambiccano l’essenza delle cose,
dove l’Amore è il fuoco che sostiene
mirti immortali e sempre fresche rose.
I cumuli di pietre del rumore
con polveri sottili hanno assordato
la vista dei viandanti, tronchi marci
ai margini del bosco prodigioso
sono scambiati per arbusti d’oro
e deviano il cammino dal sentiero
che all’albero conduce da cui stilla
la linfa dell’eterna primavera;
là dove le viole sono Vergini,
dov’è nei myosotis la memoria,
lungo una linea di virenti allori
sconfina qualche volta un buon poeta.

 Ivan Pozzoni - 05/01/2018 17:27:00 [ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]

Complimenti, davvero: molto interessante! Auguri!

 Lino - 27/04/2013 12:33:00 [ leggi altri commenti di Lino » ]

Vi ringrazio.
Sì, Loredana, hai inteso bene, il titolo è indicativo: in fondo, nei tempi nei quali viviamo, un poeta è un po’ borderline.
Ciao, Chiara: hai ragione. Nella lirica c’è anche la Primavera, anzi la poesia che sta dentro la Primavera, quella dei Fedeli di Amore del giardino dantesco.
Carissimo Ferdinando, quando un lettore interpreta personalmente onora una poesia. Se così non fosse, sarebbe vano l’uso dei simboli da parte dell’autore. Privata dell’intenzione del lettore, una poesia si appiattisce sul piano dell’intentio auctoris e su questo piano muore.
Grazie, Gianfilippo, troppo buono.

 Gianfilippo Gravino - 26/04/2013 23:51:00 [ leggi altri commenti di Gianfilippo Gravino » ]

È un grande piacere, oltre che un privilegio, ritrovare e rileggere su questo sito i versi nitidi ed evocativi di un poeta che continua a credere saldamente al potere gnoseologico della parola, riuscendo con sapienza a tradurre lo slancio della sua passione etica in uno stile sempre lucido e compiuto. È un grande piacere ritrovare un Maestro.

 chiara - 25/04/2013 22:10:00 [ leggi altri commenti di chiara » ]

Lino! parlammo di Botticelli tanto tempo fa e tu avrai dimenticato, ma io no, non dimentico nulla. Nulla della Rinascita. Nulla del tuo argomentare prezioso.

 Ferdinando Battaglia - 25/04/2013 20:40:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

LeggerLa è sempre un evento, una ricchezza che si riceve come dono. Non c’è sfoggio di cultura, seppure l’erudizone è alta, c’è la passione del Vero, lo sguardo rivolto all’Origine; c’è il riconoscimento della Bellezza come esperienza che si riceve in Dono, sconfinamento che non appartiene all’umano se non per la ricerca.
Il testo, ricco di significati e di bellezza, vuole competenze che non possiedo, chiede un’esegesi che ne svelerebbe tutti i contenuti. Io ne rapisco soltanto il suone e ne personalizzo l’interpetazione, confidando nella clemenza dell’Autore.

Un carissimo saluto.

 Loredana Savelli - 25/04/2013 20:03:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Sorprendente finale, titolo assai arguto.
Un saluto.

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