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al testo di Amina Narimi
Shofar
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Respiro la formula del sangue, prime vocali senza congedo, come toccare gli alberi un cieco la corteccia a sentire luce Lui canta all'indietro Il colore della Voce di là della volontà seduce, ponte all'invisibile fissarlo, ripeterlo. Aprendo l'aria
ti accolgo ininterrotta nel moto d'animale intonazione flesse corde prima del segnale cantillazione - una sola voce- vaga sull'immagine cercando un luogo come la superficie il suono dappertutto -vocale muta- ho scelto l'odore dove finiva il canto arrivando "da lontano" le mani giunte invito per le labbra un trillo tra due tekiah e trenta suoni al timbroblu immortale
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