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Si alza ogni mattina alle sei, e già ha odore di caffelatte

E di uova  fritte in tegamino

Se ne sta a fumare tra i capelli sontuosi e spettinati 

Che cadono come fiotti

Neri verso il centro del petto,  i cerchi del fumo

Attorno alla bocca come gli anelli di Saturno nel cielo.

E’ giovane, la pelle levigata di ciottolo fluviale, spesso canta.

Vagano da una gronda all’altro le rondini come  suorine dentro un chiostro

Che garriscono preghiere tra le colonnine tortili come serpenti tentatori.

E poi ci pensano i bambini a dissipare il colore del sonno

Con grida cristalline e pianti purché qualcuno li consoli, 

Con una parola cara, un toccare d’amore.

Emerge anche l’albero  dal vaso di terracotta

Mostrando i rametti fioriti

E quel suo fare inconsistente che comincia a crescere

Ed alzarsi ineluttabilmente verso l’alto senza sapere

Perché e come affrontarlo.

I fiori sono odorosi, bianchi, ma appena li porta via il vento,

E’ come non fossero mai esistiti,

Poiché tanto piccolo è il loro peso da innamorare il nulla.

La signora del quarto piano scuote le coperte

Con quei tonfi gravi che fanno nell’aria le stoffe damascate

E le lascia a ciondolare dalla ringhiera

Ancora  odorose di notte e dell’intimo dei corpi

Come sipari  sulla  scena oblunga del cortile:

Un motore incatenato al palo di ferro rugginoso,

Il bianco squallore del cemento,

I colombi che fanno flap ansiosamente con l’ali,

Una vasca piena d’acqua piovana  che per me prepara

Un’interruzione di questo tempo, qui.

C’erano i pesci rossi,  l’amica d’infanzia bionda e bianca come la luce,

Che rideva dentro lo specchio dell’acqua,

Tra ciuffi tremanti di capelvenere,

Mentre con le mani sperimentava la fuga dei corpi scintillanti,

L’inabissarsi del desiderio, il frantumarsi  di un volto tenero.

 

Maggio 2013

 

 Maura Potì - 12/06/2013 09:42:00 [ leggi altri commenti di Maura Potì » ]

"Un’interruzione di questo tempo, qui" e l’occasione per una visione multidimensionale, per una prospettiva che ci solleva fuori dal tempo, fuori da questa particolare storia, per farci conoscere la nostra esistenza senza tempo.E in effetti, cosa sono presente passato e futuro se non una distorsione dei nostri sensi tridimensionali? Non esistono vite passate, ma vite contemporanee in cui il nostro sè spirituale si incarna nello stesso momento. Bellissima, ciao Franca

 Alessandra Ponticelli Conti - 13/05/2013 17:37:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Un autoritratto e, al contempo, uno scorcio di paesaggio dal sapore impressionista. In un gioco sapiente di luci e di ombre il passato si trasfigura e si sovrappone al presente. Una poesia davvero molto, molto bella. (Spero di avere ben interpretato).

 Luciana Riommi Baldaccini - 13/05/2013 16:24:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

La realtà attuale, qui e ora, dipinta con parole dense come colori a olio, accostata allo sfumato delicato e luminoso, come un acquerello, della consapevolezza che in passato già si prefigurava, ma era quasi un gioco, della "fuga dei corpi scintillanti, / L’inabissarsi del desiderio, il frantumarsi di un volto tenero".
Una parola/parabola dell’esistenza...

 Loredana Savelli - 13/05/2013 15:36:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Ho avuto la sensazione di tanti ritratti di donna, o di uno solo, ma cangiante nel tempo. Ogni "storia" tende, mi pare, alla disillusione, allo svanire della bellezza.
Un racconto dolcissimo, nel quale si perde un po’ la cognizione spazio-temporale e si entra nella dimensione della memoria che tutto riporta come su uno schermo in cui le scene avvengono quasi in modo slegato l’una dall’altra. E il tuo sguardo tutto annota, mentre il cuore medita.
Bellissima.

 Cristiana Fischer - 13/05/2013 09:47:00 [ leggi altri commenti di Cristiana Fischer » ]

teso ritmo narrativo, con sensi attenti fantasia e riflessione segui movimenti, rumori, ricordi, molto bella

 Ferdinando Battaglia - 13/05/2013 08:55:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

"Un’interruzione di questo tempo, qui", la linea di confine tra il prima e il dopo, dove i versi finali narrano la differenza. Una poesia scritta con tratto magistrale, tra le più "ragionata" delle tue, la più calda ma freddata da un rigoroso controllo del mezzo espressivo, ciò è maggiormente evidente nella scelta di una tonalità quasi prosaica. Una poesia per te "essenziale", quasi sfiora la testamentarietà.
Solo per ammirazione, Franca, può commentarti così un ignorante come me; per ammirazione e affetto rischio la stoltezza di dire cose sciocche.
Grazie perché condividi, preziosa, la tua opera poetica con tutti noi.

Buona giornata

 Giovanni Baldaccini - 13/05/2013 01:21:00 [ leggi altri commenti di Giovanni Baldaccini » ]

Non è facile, Franca, non è facile. E tuttavia, è possibile fare innamorare il nulla.
Buon giorno!

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