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al testo di Maria Rita Mutolo
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ECCE HOMO
Io sono l’uomo che hai ricavato dal nulla l’impronta che hai dato alla polvere perché un alito caldo, fecondasse di vita, questo corpo esanime.
Sono l’apostolo che ti ha tradito il figlio estraneo che ogni giorno, cresci.
L’opposto, della tua destra un oscuro riflesso sul mio lato sinistro… ecco chi io sono
l’uomo, che pur tendendo l’arco dello sguardo, non ti vede
colui che dispera, ragionando l’incomprensione dell’esistere in compagnia della morte e porgendo l’orecchio ancora non ti sente, al suo fianco.
Ciò che perennemente, sono è quanto sarò, e fui… l’uomo null’altro che uno schizzo mosso dallo spazio, e indefinito nel tempo.
10/07/11
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