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Pentecoste: due poesie

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Dio è l’invisibile evidente.

Victor Hugo

 

Pentecoste

 

È un fremito dello spazio

nel dileguarsi del tempo:

Dio sussurra all’intelligenza

un’irragionevole proposta.

 

 

Dio

 

Ho imparato a evocarti

dai colori e dalle forme delle cose.

 

Per riconoscere la tua presenza

mi basta la soglia di una porta

sempre aperta su un patio –

e una tenda

che nella brezza sappia danzare

lentamente.

 

Sei come un albero

che nella sua totale presenza

si assenta nell’abitudine

dello sguardo.

 

Io invece sono come il mio gatto

che parla ai corvi lontani:

vedendoli piccoli

vorrebbe farne un boccone –

li prega di scendere

con versi inconsulti

non sapendo della loro grandezza.

 

Ti cerco instancabilmente

ed è solo per la nostalgia che ho di te

che scrivo poesie.

 

[ Poesie tratte da Spazio espanso, sezione Dio.  Liberamente scaricabile da www.ebook-larecherche.it ]

 

[ Fotografia scattata a Roma, tramonto, con Samsung Galaxy S II ]

 Roberto Maggiani - 20/05/2013 23:12:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ad ognuno arrivi, nome per nome, il mio ringraziamento per le sottolineature, le evidenze, gli scambi e gli spunti di lettura del testo...

 Loredana Savelli - 20/05/2013 22:41:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Che belle, così levigate e pulite.

 Luciana Riommi Baldaccini - 20/05/2013 13:03:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

Nell’inizio e nella fine di questi due testi trovo una chiave di lettura che mi corrisponde profondamente.
"Dio sussurra all’intelligenza / un’irragionevole proposta"
"Ti cerco instancabilmente / ed è solo per la nostalgia che ho di te / che scrivo poesie"

La nostalgia abita in ciascuno di noi e ci spinge instancabilmente alla ricerca di un altrove e un oltre, perché la nostra stessa intelligenza, potremmo dire il nostro io razionale e finito, nasce da una proposta irragionevole: concepire il mistero e l’infinito.

 Ferdinando Battaglia - 19/05/2013 19:07:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

"Sei come un albero/che nella sua totale presenza/si assenta nell’abitudine/dello sguardo":
Una formulazione magistrale dell’invisibilità dell’Evidente pari, per precisone e bellezza, alla più nota "E = mc²".

Complimenti, Roberto!

 Carla de Falco - 19/05/2013 18:42:00 [ leggi altri commenti di Carla de Falco » ]

Meravigliosa.

 Franca Alaimo - 19/05/2013 16:51:00 [ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]

Condivido con te, mio caro Roberto, la nostalgia, l’ansia, la gioia e il desiderio di Dio. Hai fatto bene a riproporla oggi, festa liturgica dello Spirito Santo, cioè dell’Amore divino che teneramente discende su di noi e ci vivifica. Ma noi siamo impazienti; ma noi siamo delusi ed accecati dalle nostre prospettive umane, come lo è il gatto che pensa piccoli i corvi sugli alti rami, e vorrebbe scendessero per farne un solo boccone; noi sappiamo il visibil; noi scriviamo per colmare il pozzo senza fondo del nostro cuore simile alla luna con la sua faccia di luce e l’altra nascosta; noi siamo esseri umani piccoli piccoli,a cui è dato cogliere certe cose infinite solo per bagliori improvvisi, attraverso fessure di porte socchiuse, nella brezza che muove le tende in infinite metamorfosi, per immaginazione del cuore. Perché, infine, ci abita lo spirito divino che soffia e soffia instancabilmente.

  Cristina Bizzarri - 19/05/2013 15:28:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Mi tocca nel profondo la limpida purezza del tuo parlare, che si fa piccolo, come i piccoli che, guardando le cose vivere intorno a loro, ne parlano e (si) fanno domande senza timore di apparire ingenui. Così a me sembra la tua poesia, che è insieme stupore, ricerca, gratitudine.
E scorre insieme al tuo respiro, quello di tutte le creature.

 Roberto Maggiani - 19/05/2013 15:07:00 [ leggi altri commenti di Roberto Maggiani » ]

Ho nostalgia di tutto ciò che amo. In continuazione.

 Lorena Turri - 19/05/2013 14:49:00 [ leggi altri commenti di Lorena Turri » ]

Che bella poesia, Roberto, quella di Dio!
Nostalgia porta in sé qualcosa di doloroso, come la ricerca di Dio o scrivere poesia...è come un nevralgia, come una sciatalgia...
L’immagine del gatto e dei corvi è esilarante!

 Maria Musik - 19/05/2013 13:56:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Non sempre Dio ci mostra il suo volto ed il silenzio di Dio è terribile. E la nostalgia alberga anche in me. Hai detto egregiamente ciò che io non so neanche sussurrare.

 Giuseppe Bonvicini - 19/05/2013 12:35:00 [ leggi altri commenti di Giuseppe Bonvicini » ]

Perchè hai nostalgia di Dio?

 Narda Fattori - 19/05/2013 11:12:00 [ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]

Dio, dio... La Pentecoste.. Ma che argomenti megmatici da affrontare , sono tutto e forse niente, fiabe,.. ; hai saputo tradurli come un bambino fa di un paesaggio : due case col comignolo e il fumo, un grande fiore un albero che non tocca terra, il sole. Bravo, Roberto.

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