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al testo di Paolo Fezzi
Pausa dagli affanni
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A Donato
Una pausa nel Golfo
dove il mare sorride
alle ferite di un'antica storia.
Dove il Cristo velato
non è mai morto ma vive nel marmo.
Dove ancora le parole
toccano il cuore donato al lavoro.
Dove la poesia consente alla rabbia
la benedizione del pianto.
Dove i compagni di un tempo
si ritrovano.
Dove vorrei aver fermato il tempo
dimenticato qui
nella pace luminosa
di questo chiostro in fiore.
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Ivan Pozzoni
- 28/01/2018 00:27:00
[ leggi altri commenti di Ivan Pozzoni » ]
Complimenti: interessantissimo!
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Paolo Fezzi
- 22/05/2013 23:36:00
[ leggi altri commenti di Paolo Fezzi » ]
@Lorenzo: quello che ho cercato di esprimere con il Cristo velato che "vive nel marmo" è una vita misteriosa, che ha le qualità del marmo, ad es. la resistenza, ma che non è ancora vita piena: le manca il movimento. È qualcosa di affascinante e anche inquietante, che mi ha trasmesso quel capolavoro, ma mi viene da collegare a Napoli. @Loredana: a Napoli cè amore, Napoli è una città che ha un cuore. Donato, al quale è dedicata la poesia, è un uomo che viene dalla Napoli antica, un uomo con un cuore.
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Lorenzo Mullon
- 22/05/2013 13:12:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
Per concedersi una pausa bisogna vivere nel marmo, e trovare degli spazi immensi nei suoi cristalli. Ma non è facile, il nostro corpo è ingombrante, i pensieri che ci tiriamo dietro ancora di più... chiediamo aiuto ai sogni, si trova lì unuscita impensabile per entrare davvero nella pienezza della vita.
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Loredana Savelli
- 21/05/2013 16:35:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Napoli amore e odio, ma qui pare solo amore. Ciao
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Paolo Fezzi
- 21/05/2013 11:50:00
[ leggi altri commenti di Paolo Fezzi » ]
Il titolo si ispira alletimologia, dal greco antico, di Posillipo.
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