LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di Serenella Menichetti
Pane nostro

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

 

 

 

Ho visto uomini dissodar la terra

 

e fazzoletti a quadri  zuppi di sudore.

 

Altri, con gesta ampie, spargere sementi.

 

Ho scorto la terra aprirsi all'accoglienza.

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

 

 

 

E sventolar dell'universo le bandiere

 

e, un oceano giallo verso il sole librarsi.

 

Bagliori di fuoco e scintille purpuree

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

 

 

 

Ho visto in mezzo all'oro chiazze rosse,

 

come il sangue dei soldati in guerra.

 

E scarpe giganti calpestar le messi.

 

E scarne mani tese, tornar vuote.

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

 

 

 

E, mentre l'alba fa corse di luce.

 

ho distinto in aurea nebbia corpi, immersi

 

E udito di gioia gridar la trebbiatrice

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

 

 

 

E, mulini senza prender fiato, cantare.

 

Ho percepito della farina il vagito.

 

mentre l'acqua proponeva  un'alleanza

 

per insieme sconfiggere la fame.

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti.

 

 

 

Ho visto abili mani mescolare

 

ed impastar, acqua amore e polvere.

 

Gesti materni, a crescer un pane, atti.

 

 

 

Acqua e farina e avrai di che sfamarti

 

 

 

Cibo essenziale, che la fame toglie.

 

Universale  alimento, dalla terra nato.

 

Creato d'acqua e grano, fuoco ed aria.

 

 

 

Che ogni mensa possa esserti culla.

 

Ogni corpo in te trovar giusto ristoro

 

ed equilibrio fra l'abbondanza e il nulla.

 

Tu sia “PANE NOSTRO” di tutti diritto.

 

 

 

Nessun commento

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.