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al testo di Adielle
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Facili sentimentalismi di ochesse recalcitranti a dondolare su giovani fuscelli aprono la strada a più alti idilli imbacuccati in cappotti di visone quale visione la balaustra del tuo seno a volta di leone l'ho confusa con uno specchio per le allodole io, mercenario dell'acquisizione contro voglia di qualsiasi fottutissimo reame dove si possa pisciare in testa fuori dai balconi al primo che passa è una moda passeggera dura il tempo astuto di un baccanale di stato e giù porchetta ben arrostita e fiumi di montepulciano ma la morte che s'affretta non beve per le strade s'avvicina quatta quatta alla sua preda che non l'attende intrappolata in disquisizioni passatempo col cardinale di turno che non muore mai e intanto il tempo passa e la corda stringe il collo o il colon fa lo stesso che sempre di farsela sotto si tratta allunga le sue mani callose incide il corpo prende l'anima e tira avanti si ferma solo al prossimo casello a ritemprarsi dal fardello che porta addosso. Questa sua tempra da cavalleggero le dona molto onorevole signor vescovo mi ricorda di quando mi aiutava a spostare i mobili che le restauravo facendomi fesso lasciandomi credere che le sue braccia appartenessero un poco anche al popolo ma da quando l'ho vista mangiare non posso trattenere il voltastomaco ogni volta che mi parla troppo vicino sono sincero magari qualcuno direbbe un eretico del dissidio interiore com'è bello far l'amore non è vero? lei è uno specialista o si tratta di scopate? state zitto cialtrone voi mi rovinate si la piazza per nuovi consensi carnali elettorali o di mista natura ma la verità in alcuni casi rimane una sola la cercheremo più tardi tra le pieghe del panciotto dell'onorevole signor sindaco così impegnato a recuperar mazzette da aver momentaneamente perso gli altri tipi di appetito a mani unte gioca a carte il capo della polizia ha dato l'ordine di sfollare con la forza delle sue truppe bene ammaestrate il corteo degli operai sempre meno pacifici proprio mentre incassava la primiera il polso della situazione glielo racconta il delatore con la sua faccia da culo sempre pronta a nuove effusioni intanto quel polso si svena e le famiglie restano a bocca asciutta si accontenteranno degli avanzi della costituzione da portare in tavola insieme a un po' di pane raffermo e una mela marcia come frutta così tanto per restare in tema. Come si cambia è un chiodo fisso ripulire tutto dall'interno entri ed esci è una cipolla senza fondo che ti sporca le mani che fa lacrimare gli occhi ogni volta che la tocchi quello che ci vuole non lo so io accendo roghi per colorare il paesaggio bevo forte sputo a terra da un milione di anni sono il matto del villaggio.
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