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al testo di Alberto Becca
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L' incerto incedere del viandante sotto il peso del suo fardello
mentre sale o scende su un monte privo di dislivello
il faticoso passo strisciato di chi incespica sulle caviglie
ammalate, gonfie dolenti o eredità scomoda di madri a figlie
avanza piano la nobildonna con passo felpato ma nessuno l' aspetta
il passo elastico dei ballerini, il passo scalpitante di chi ha fretta
la marcia, il passo dei soldati sotto gli ordini del capitano
la falcata, il balzo dell' atleta, il girovagare disumano
di chi cammina a stento, ormai stravolto nelle sembianze
e vaga senza meta fra piazze strade cortili o stanze
i passi in processione nella sagra del paese
le impronte degli animali o dei cacciatori, prese
come indizio o pista o segnale sicuro del passaggio
il passo baldanzoso del politico o del professionista
l' incedere stralunato dello sbandato o dell' artista,
scarpe vecchie che camminano, calzature malridotte: coraggio
perchè il sentiero o la strada dietro l' angolo d' improvviso finisce
e il calzolaio è vecchio, solo, intristito, ma nessuno lo capisce..
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