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A mio padre , il Poeta Rino Ferrari . 1914 – 2008


“ Mio figlio , un giovinetto solo “
Così , uno dei tuoi tanti versi , dice di me
E quella solitudine mi ha accompagnato nella vita
Fedele amica , compagna leggera , dolce abitudine
Discreta , silenziosa , a volte assordante silenzio
Tu non ci sei più , ma c’è ,
più forte che mai , la tua Poesia ,
lamento di un ‘ anima sola ,
testimone di malcelata solitudine
Ed io , il tuo sangue nelle vene , sono ancora “ Un giovinetto solo “
E la poesia della mia vita
È come la vita della tua poesia
Hai vissuto intensamente le tue tragedie :
la guerra , la deportazione , i lager nazisti ,
la perdita degli affetti più cari :
di tua figlia quattordicenne , i tradimenti famigliari e quelli politici
E infine il deperimento del tuo involucro terreno
Sono più di trent’anni che Chiara se ne è andata , da dieci la mamma , da un anno tu …
Ti ho salutato con il Kaddish ,
e ho ritrovato in te le mie radici
Con Chiara , con mamma , con te , non sono più solo
La vita e la morte eternamente si rincorrono
Shalom papà ! Ivano Ferrari

 alberto becca - 04/09/2013 21:51:00 [ leggi altri commenti di alberto becca » ]

Sono passati esattamente 70 anni da quando la follia, la cattiveria e l’ignoranza (storica) di alcuni uomini diedero inizio alla II^ guerra mondiale i cui esiti tutti dovrebbero conoscere ma che, pare, non siano serviti ad evitare future analoghe sciagure: leggere questa storia, molto ben proposta, molto ben scritta, molto bene inquadrata nel contesto di un pur lungo arco temporale, è al tempo stesso interessante ed istruttivo: un sincero elogio a chi l’ ha scritta e una preghiera, una speranza : che fra gli essere umani ci sia sempre meno solitudine e piu’unione, affettività, fratellanza, solidarietà, amicizia, stima reciproca, piu’ desiderio di costruire un mondo, una società migliore.

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