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al testo di Michela D. Castellazzo
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Inutile concorrere, correre e rincorrere se si soffrono i sorpassi. I passi sono troppi e la strada è ancora lunga. Meglio marciare arrivando lenti al fondo godendosi il panorama fino al traguardo. Congratularsi coi fenomeni che la spuntano prima andando in tutta fretta è un lusso che protegge dall'invidia, è il privilegio dei pazienti allenati a scivolare sulle attese lanciati oltre le smanie del risultato del successo ad ogni costo del riconoscimento.
Il cielo di sopra - anche senza stelle e una coscienza sempre in movimento - anche senza legge spesso sono le uniche certezze fluttuanti per chi a forza di slittare ne ha imparato l'ebbrezza.
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