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al testo di Gianfranco Vacca
Cinepresa mistica
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* Se sono io ciò che appare io non saprò cosa sono – forse sono colui che potrà appena ricordare il ricordo di se stesso quando alla fine non sarò più dentro di me. E se non sono io saprò cosa sono – immaginosamente – – agli orizzonti il profumo – cosa tu sia di me in una rosa cosa io sia del cielo nella tua mano. [Capri] * Ora lo so – dissi – e così mi prese e mi parlò. Era una notte di lune e cipressi nel roseto di viole, – qualunque cosa ti dia la mano inondale il cuore se perla fatti perla e se è amore come io sono, tu ancora non vuoi dirlo, prendimi l’arte di assordare l’anima dove canta l’immenso che io ascolti che io discenda che io sia, per te. [Capri] * Che cosa ha generato il mago, – l’altro – da sé, quella creazione alchemica o l’intenzione, quella mistura di provette in una notte esperta. E ora nasce ecco, la forma emersa muove il primo passo, vacilla. Fra le ampolle la miscela siamese al suo mago fumiga un’anima parziale ancora da applicare che cerca e vede in lui due occhi presi in prestito allo sguardo di uno sguardo. [Capri] [ Poesie tratte da Cinepresa mistica, Collezione Letteraria, puntoacapo Editrice ]
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alfonso lentini
- 10/12/2013 22:18:00
[ leggi altri commenti di alfonso lentini » ]
poesie veramente notevoli per spessore di contenuto e levitas formale!
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Narda Fattori
- 10/12/2013 16:05:00
[ leggi altri commenti di Narda Fattori » ]
Le poesie cementano ununione garbata fra uomo e altro ( cielo, donna, destino), sono colme di aperture, sono una stare lieve, senza polvere, armonico.Profumano di rose e di mare, profumano di unesistenza pacata e in sintonia. Narda
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Loredana Savelli
- 09/12/2013 22:48:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Ho trovato molto suggestiva in particolare la terza, con quel suo stupore apparentemente ingenuo di fronte al formarsi della vita (se ho afferrato il tema). Stupore che pervade lo sguardo del poeta, creatura in mezzo alle creature, tra le quali ama perdersi. E una lettura pacificante, piena di gioia. Molto gradite.
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Franca Alaimo
- 09/12/2013 21:52:00
[ leggi altri commenti di Franca Alaimo » ]
"Cinepresa mistica" è un titolo davvero adatto ai testi di questa raccolta, immagino tutti di quello stesso tessuto verbale e spirituale che caratterizza i versi che si possono leggere in questo sito. Infatti le immagini di sè e del mondo sono riprese da un occhio che vede già oltre di esse e cerca linizio e la ragione dellesistere. Frequenti giardini e fiori ( forse perché, come ho letto nella biografia di G. Vacca, essi si offrono quotidianamente alla sua vista dalla finestra della sua casa affacciata sul mare splendido di Capri), che, fra loro confusi al di là delle stagioni, fanno pensare al giardino dellEden, ed al Creatore come "un mago" fantasioso e amorevole, che "dopo" ci farà comprendere tutto. Il film, una volta finito, svelerà per intero la trama e ci regalerà perfino i titoli di coda per il resto delle minuzie. Dal punto di vista formale, i testi sono eleganti nei loro versi brevi e cristallini.
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