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muto-cosmos

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c’è qualcosa in pentola.
proliferano in ordine e sapienza,

nel brulichio, gli elementi.

il tuo logos digiuno

solitario 

stride come un satellite 

fuori dall’orbita.

 

 

 

 Fiammetta Lucattini - 22/10/2013 10:22:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Dalla tua spiegazione ho capito il tuo scopo, per molti di noi ormai improrogabile.
Proprio per questo dovresti essere più fiduciosa nei valori-guida.
Con tanto affetto :)

 Emilio Capaccio - 22/10/2013 09:43:00 [ leggi altri commenti di Emilio Capaccio » ]

La poesia ha uno spiccato senso di attesa ed è perfettamente coerente con il commento che hai lasciato e che mi ha molto colpito: "auspicare una rifondazione del linguaggio che sia manifesto segno di una rivoluzione interiore dello spirito umano".
Sarebbe straordinario, ma forse potrebbe bastare solamente dare corso alle stesse parole che usiamo da milioni di anni: MANTENERE LE PROMESSE.

Ciao Loredana.

 Loredana Savelli - 21/10/2013 19:02:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

Luciana e Cristina, grazie! Le vostre letture sono corrette e integrano magnificamente il mio scarno pensiero. Aggiungo che comincio a perdere fiducia nel logos, tante sono le babeli di incomprensione e di sofferenza in cui si dibatte l’uomo contemporaneo. Auspicherei una totale rigenerazione del linguaggio che sia segno esterno di una rifondazione umana e morale.

 Luciana Riommi Baldaccini - 21/10/2013 15:49:00 [ leggi altri commenti di Luciana Riommi Baldaccini » ]

ce n’è in abbondanza in giro di quel logos solitario che "stride" - invece di parlare - digiuno perché non sa accedere (o per qualunque altro motivo non ha accesso) agli elementi vitali di quel brodo primordiale che dal caos crea mondi, e da vapori indistinti fa nascere parole...
così mi è parso di poterla intendere...

 Cristina Bizzarri - 20/10/2013 19:58:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Sei tu quel "logos solitario e digiuno" che si sente "come un satellite fuori dall’orbita" ?
Molto interessante questo tuo testo, in cui la riflessione si svolge su due piani: quello cosmico - astronomico, e quello metafisico - religioso. E dove tu, mi sembra, ti senti una piccola parola sperduta e quasi "fuori asse" in questo mutare, in questa progressione in cui gli elementi - da uno stato di caos - "proliferano/ in ordine e sapienza la promessa". Quasi il timore di non essere in grado di partecipare a tutto questo, anche tu "in ordine e sapienza"...
Molto bella, di forma e contenuto.

 Cristina Bizzarri - 20/10/2013 19:57:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Sei tu quel "logos solitario e digiuno" che si sente "come un satellite fuori dall’orbita" ?
Molto interessante questo tuo testo, in cui la riflessione si svolge su due piani: quello cosmico - astronomico, e quello metafisico - religioso. E dove tu, mi sembra, ti senti una piccola parola sperduta e quasi "fuori asse" in questo mutare, in questa progressione in cui gli elementi - da uno stato di caos - "proliferano/ in ordine e sapienza la promessa". Quasi il timore di non essere in grado di partecipare a tutto questo, anche tu "in ordine e sapienza"...
Molto bella, di forma e contenuto.

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