LaRecherche.it

« indietro :: torna al testo senza commentare

Scrivi un commento al testo di cristina bizzarri
Psiche digiuna, e mente

- Se sei un utente registrato il tuo commento sarà subito visibile, basta che tu lo scriva dopo esserti autenticato.
- Se sei un utente non registrato riceverai una e-mail all'indirizzo che devi obbligatoriamente indicare nell'apposito campo sottostante, cliccando su un link apposito, presente all'interno della e-mail, dovrai richiedere/autorizzare la pubblicazione del commento; il quale sarà letto dalla Redazione e messo in pubblicazione solo se ritenuto pertinente, potranno passare alcuni giorni. Sarà inviato un avviso di pubblicazione all'e-mail del commentatore.
Il modo più veloce per commentare è quello di registrarsi e autenticarsi.
Gentili commentatori, è possibile impostare, dal pannello utente, al quale si accede tramite autenticazione, l'opzione di ricezione di una e-mail di avviso, all'indirizzo registrato, quando qualcuno commenta un testo anche da te commentato, tale servizio funziona solo se firmi i tuoi commenti con lo stesso nominativo con cui sei registrato: [ imposta ora ]. Questo messaggio appare se non sei autenticato, è possibile che tu abbia già impostato tale servizio: [ autenticati ]

 

J. W. Waterhouse  - Psiche apre la scatola d'oro (1903)

 

Digiuno nei cunicoli
che scava sotterraneo il fiato
alzando le membrane come vele -
e mento
sapendo la pietà ingessatura
che blocca le giunture -
la corsa proseguiva dentro il sangue -
scarsa di ferro per destino
o forse al destino scarso il sangue.
E fui, sarò -
non sono. Tarma del cervello
rosicchia il corpo nei canali
senza più linfa, senza niente.
Vago dispersa
dove la foglia scivola
e lascia timoniera la corrente.
Mi accartoccio su me stessa
staccandomi da terra -
mi assume l'aria
come mozzo - mi spuntano le ali
mentre ogni poro gode
congiunto al vento - bevo -
sono silenzio.







 Fiammetta Lucattini - 22/10/2013 10:17:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Bel finale.
Cari saluti.

 amina narimi - 22/10/2013 00:04:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

si contentò di un pane scuro la mente come un digiuno giù negli inferi mentendo
ri.conoscendo il sentimento che trattiene il passo dall’andare
lasciando il sangue correre da dentro..E Fui, sarò- non sono. Tarma del cervello..che stia pure là che si ostini nel Nulla denudato rosso che gli hai lasciato- umanamente- Tu che ora sei leggera che puoi allearti alla corrente con le branchie ti esprimi come un pesce imprimi quel respiro alzando sì le vele in quel gomitolo che si stacca dalla terra come piuma le tue spalle sono ali con.giunte al vento..posso sentirti bere, il tuo silenzio in aria

Dire che è tutto magnifico, dire che sei quella Torre che parla che sente, che beve ..
che come un pesce voli.. ecco cosa sei !

Leggi l'informativa riguardo al trattamento dei dati personali
(D. Lgs. 30 giugno 2003 n. 196 e succ. mod.) »
Acconsento Non acconsento
Se ti autentichi il nominativo e la posta elettronica vengono inseriti in automatico.
Nominativo (obbligatorio):
Posta elettronica (obbligatoria):
Inserendo la tua posta elettronica verrà data la possibilità all'autore del testo commentato di risponderti.

Ogni commento ritenuto offensivo e, in ogni caso, lesivo della dignità dell'autore del testo commentato, a insindacabile giudizio de LaRecherche.it, sarà tolto dalla pubblicazione, senza l'obbligo di questa di darne comunicazione al commentatore. Gli autori possono richiedere che un commento venga rimosso, ma tale richiesta non implica la rimozione del commento, il quale potrà essere anche negativo ma non dovrà entrare nella sfera privata della vita dell'autore, commenti che usano parolacce in modo offensivo saranno tolti dalla pubblicazione. Il Moderatore de LaRecehrche.it controlla i commenti, ma essendo molti qualcuno può sfuggire, si richiede pertanto la collaborazione di tutti per una eventuale segnalazione (moderatore@larecherche.it).
Il tuo indirizzo Ip sarà memorizzato, in caso di utilizzo indebito di questo servizio potrà essere messo a disposizione dell'autorità giudiziaria.