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Drogare il mondo

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C'è chi spinge alla liberalizzazione dell'uso ricreativo delle droghe, in particolare di quelle definite, impropriamente, "leggere" come la marijuana. In realtà non esistono droghe leggere, sono tutte dannosissime. Comunque si è arrivati persino a produrre prodotti commestibili, come cioccolatini e tortine con marijuana, che hanno effetti ancora più potenti e duraturi del fumo. A chi conviene diffondere le droghe? Conviene a coloro che le vendono e anche a tutti coloro che hanno ambizioni di controllo delle persone. I drogati possono essere sì pericolosi ma sono anche manipolabili e ricattabili: un mondo di zombie drogati è il sogno non tanto segreto di ogni potere assoluto. 

 Angelo Ricotta - 22/06/2018 15:59:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

@ Niccolò Baccaille
Sono in totale disaccordo con le sue tesi. Sono tutt’altro che un filantropo! Per quanto mi riguarda chi volesse si potrebbe tranquillamente ammazzare con la droga se non fosse che nel frattempo costoro metterebbero a repentaglio la mia incolumità, pertanto mi oppongo fieramente alla diffusione delle droghe propriamente dette. Anche l’alcol è una droga che può provocare effetti devastanti su sé e sugli altri ma con la marijuana l’effetto è centuplicato e ancor peggio ovviamente con l’eroina, la cocaina e le altre note droghe che producono tutte catastrofici danni. Tutti i più illustri medici e scienziati (ad esempio Silvio Garattini) ci hanno messo da tempo in guardia contro le falsità riduttive dei sostenitori della liberalizzazione delle droghe. Fare confusione ovvero di tutt’erba un fascio con altri tipi di "droghe" è un sofisma che non aiuta a capire la realtà. L’intelligenza consiste nel saper discernere. L’Olanda è un pessimo paese pieno di pericolosi drogati (in senso proprio) e il Canada precipiterà nello stesso baratro se insisteranno nella recente scellerata politica di liberalizzazione. Ovvio che il potere abbia molti modi diversi per condizionare le persone ma quello con le vere droghe è incomparabilmente più potente degli altri.

 Niccolò Baccaille - 22/06/2018 12:34:00 [ leggi altri commenti di Niccolò Baccaille » ]

Legalizzare le droghe potrebbe però portare a una maggiore responsabilizzazione da parte di chi le usa.
Di questo non si tiene mai conto.
Questo filantropismo diffuso in cui ci si preoccupa per la salute del prossimo e per una sua possibile manipolazione da parte di un "potere", si rivela autocontraddittorio perchè si tralascia (o forse si scorda) la tematica dell’autodeterminazione dell’individuo.
Inoltre negando la distinzione tra droghe leggere e pesanti si potrebbe arrivare a considerare droga ogni prodotto di consumo (e non), alcol in primis, antidepressivi, alcuni programmi televisivi, la cartellonistica pubblicitaria, ecc. Ma a questo punto, perchè no, anche i carboidrati.
Una canna certo rimbambisce e un uso prolungato provoca danni, certo.
Ma non riesco a vedere quel nesso diretto con una manipolabilità da parte del potere (a meno che non si vada dal ragazzetto "fumato" al parchetto a chiedergli di firmare un disegno di legge). Manipolazione e danni alla salute sono due argomenti distinti e separati e non possono venir accorpati nelle discussioni di questo tipo. Peraltro entrambi gli argomenti non sono oggetti di scienze esatte (la marijuana ad esempio ha anche un uso terapeutico, e la manipolazione, beh, è psicologia).
Sono temi serissimi, e se uso una certa ironia non è per sminuire la discussione, tutt’altro.
Le forme e i modi con cui veniamo manipolati, dai TANTI tipi di potere, sono infinite e perlopiù "asintomatiche" (per restare in termini medici), cioè neanche ce ne accorgiamo.
In questo mondo comprare a Forlì una bottiglia di latte di una marca piuttosto che di un’altra potrebbe voler dire incrementare, non so, la mortalità infantile nella periferia di Minsk.
Con questo non voglio dire di abbassare la guardia, perchè qualcosa si può sempre fare, si può scegliere.
Appunto, la scelta.
In Olanda, (dove è legale l’uso della Marijuana, ecc. ) non si vedono "zombies" autoctoni per le strade. Gli zombies di cui parlate invece erano semmai perlopiù i turisti per il centro che, provenendo da paesi proibizionisti, si vanno a sfogare in quello che per loro appare come un paese dei balocchi, ma che per gli olandesi è un’accettata situazione civica.
Proibire non mi è mai sembrata un’opzione felice, nè efficace.
Regolamentare penso sia invece una soluzione più razionale.

Grazie per l’attenzione

 Franca Colozzo - 12/03/2018 22:35:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Angelo, solo ora ho visto il tuo pensiero mentre pubblicavo un mio articolo su Istanbul. Il problema è sempre lo stesso come facevano rilevare Elisa Falciori e Antonio Terracciano e come tu hai ben messo in luce. Accanto agli innegabili pericoli per la salute, c’è la volontà di far addormentare ancora di più un popolo di dormienti.
La religione è l’oppio dei popoli e le droghe leggere sono il suo complemento, pur se di leggero non c’è niente. Io parlo da profana non avendo mai fatto uso di droghe, né leggere né pesanti, così come di sigarette, e forse per questo non faccio testo. Però credo che ci sia sempre sotto una questione di soldi per lo Stato che non sa più dove attingerli. Spero che questo non avvenga mai, perché tra droghe vere e droghe informatiche verrà fuori una società peggiore di quella bistrattata nella mia poesia "Società demente".
Grazie per aver riportato alla ribalta un argomento così drammatico e pericoloso per le giovani generazioni. Buona notte.

 Elisa Falciori - 12/03/2018 12:30:00 [ leggi altri commenti di Elisa Falciori » ]

Io credo che il fine dei politici che vogliono legalizzare la cannabis,
sia sempre il solito, l’avidità di denaro!
Risorse gettate e sapientemente decurtate dai soliti furbacchioni, per fingere di curare menti ormai allo sfascio.
Ho proposto oggi un mio pensiero del 2014, quando l’argomento era molto discusso. Per fortuna hanno bloccato la parte più discutibile nell’ottobre 2016.
Buona giornata, Angelo, sempre un piacere leggerti.

 Angelo Ricotta - 11/03/2018 07:39:00 [ leggi altri commenti di Angelo Ricotta » ]

Eh già, Baudelaire tra l’assenzio cantava...Il mito del genio e sregolatezza. Artisti, mistici, ordinari viziosi tutti all’inseguimento di stati alterati della coscienza per poter andare oltre. Ma oltre c’è solo il "dio incongruo sibilante in oscurità indicibili", ossia l’abisso, il baratro. E pensare che chi ha avuto la sfortuna di incappare in questi stati alterati a causa di un disturbo mentale darebbe chissà cosa per liberarsene. Ho visto gatti rinunciare a succulente porzioni di vero manzo per quegli inquietanti bocconcini in scatola del supermercato. Che ci sarà mai? Non mi paiono comportamenti intelligenti, tutt’altro.

 Antonio Terracciano - 10/03/2018 23:24:00 [ leggi altri commenti di Antonio Terracciano » ]

Sappiamo che Karl Marx sosteneva che la religione fosse l’oppio dei popoli, capace di sedarli (anche se Umberto Eco poi lo corresse, pensando più alla cocaina, che li eccitava negli attentati terroristici... ) E’ vero che ogni potere ha difeso e diffuso una qualche "droga" per tenere buoni i sudditi, ma forse c’è un’esigenza più personale che quasi obbliga l’uomo, per evitargli di guardare troppo in faccia la spesso accecante realtà, ad usare qualche sostanza, non necessariamente materiale ( "Enivrez-vous; enivrez-vous sans cesse! De vin, de poésie ou de vertu, à votre guise" , scriveva Charles Baudelaire) . E’ forse un atteggiamento naturale dell’animale intelligente, non solo dell’uomo (ho letto una volta che i gatti, quando si sentono un po’ nervosi, vanno istintivamente alla ricerca dell’erba detta appunto "gatta" , capace di produrre effetti calmanti su di loro... )

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