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Scrivi un commento al testo di Davide Rocco Colacrai 2
D’un istante, soltanto (Epifania)

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D’un istante, soltanto
(Epifania)

E all’improvviso, fu attesa
Un’attesa inaspettata che
Aveva l’amaro sapore della nostalgia
Una nostalgia così profonda
Che potei sentire, per la prima volta
Quel che il mio cuore aveva da dirmi
E mi ritrovai avvolto da astrattezza
Un’astrattezza che si sposava all’immensità
Per poi rimanere sull’incerto filo del nulla
Come una ciglia che cade lentamente al suolo
Non prima d’aver danzato nel vento, per l’ultima volta
Mi sentii catturato, con materna benevolenza
Ma non son capace di dire da cosa
La nostalgia era così intensa, così vissuta
Eppure così repentina
Mi parvero ore, lunghe ore d’indicibili sensazioni
Nelle quali fui a contatto con la mia vera parvenza
Ma tutto fu un istante soltanto
Si, d’una sorprendente epifania un istante soltanto
Nel quale mi ritrovai incredulo e commosso
Come all’improvvisa perdita di un sogno, che non sarà più.

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