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al testo di Emilia Filocamo
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Un giorno anche io dormirò con gli occhi posati come le mani da fine applauso. Tu intreccerai ancora parole con l'ibiscus a chilometri di chilometri da qui vaneggiando sulla mia specie, sulla forma dei marmocchietti tribù nati da una non specificata notte di intento e di caso. Il cane, il giardino, la casa in montagna: chissà chi di noi due farà prima a ridarsi. Un giorno anche io dormirò e pensandoti là con dieci distanze di vantaggio, non vorrò certo svegliarmi. Finalmente freddi e violacei, passeriformi, la pelle rafferma riavremo , esausti, il nostro appuntamento. |
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