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al testo di Luca Giordano
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Le nubi attraversate dalla luce non hanno i colori della primavera, lo staglio d’orizzonte tra i palazzi è breve, agile il volo tra le case.
Le esili falci che sono le mie ali tagliano il vento, sfreccio tra le vie dal colore antico dove intuisco una tristezza.
Manca chi abbia l’innocenza di raccogliere qualche verità. È la sazietà o la smisurata fame a occupare il posto alle domande.
Un mandorlo fiorito è bellezza e vi balzo, mi tuffo nella chioma, nel colore, poi salgo lontano dall’asfalto inganno la gravità banale, la fretta senza sogni.
Dall’alto mi accorgo che tutti guardano il mandorlo fiorito, che questa scura aria non piace e canto strappando la tristezza, lo senti il mio garrito? È primavera. |
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