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Alla fine degli occhi, la musica

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Tenendo le ginocchia sempre a terra

domandavo  quale roccia o pozza d’acqua

ha un sogno e la distanza tra due luoghi

se puoi anche misurarla con il canto.

 

Ho mosso le dita una dopo l'altra

formando ai bordi del bagnato

una doppia fila di puntini

poi  ho cancellato con il palmo della mano

disegnando un cerchio con un trattino lungo

infine un buco,  dove siamo entrati

chiudendo gli occhi per vedere

le rotte delle migrazioni

dei sogni,  lungo la porta delle lingue,

le dita degli sposi che si bagnano.

 

Con l’orecchio in terra

                                      avrei voluto portarti

la fine della neve, tenere per te,

dove il ruscello si muove ancora tutto,

le vibrazioni della lucentezza,

nel segreto dell’intimità ,che bagna

il creato, tra le gambe,

accadeva qualcosa, sotto  la pelle,

di imprendibile.

 

Non toccarlo con la bocca, con le dita,

ma col dentro della pancia, dai piedi in su,

e fino al cuore, fa come  il salmone

lasciando le uova  poco a poco,

cantando  nel silenzio di chi viene

senza muovere le labbra

 

è appena dicibile sul volto  lo stupore,

incide solchi corrispondenti ai suoni,

e vibra indietro, mettendoli  alla luce,

verso di noi, quasi chiedendo aiuto,

una vena di voce, e di ogni cosa viva.

 

Tutto lo spazio è cresciuto.

Non potrò mai dire

molto più di questo,

non è visibile

l’intensità dell’apparizione,

alla fine degli occhi, la musica ..

...

 

 

 quattrostraccisullapelle - 25/02/2014 13:56:00 [ leggi altri commenti di quattrostraccisullapelle » ]

C’è dentro questo gioiello di poesia un "tu", e non si può che restare in ammirazione per chi è chiamato a rispondere a quell’appello.
Una vena poetica che è come un grande fiume, che corre nel proprio letto d’ispirazione, raccogliendo a specchio i riflessi di un cielo sempre intensamente così azzurro, da togliere spesso il fiato per lo stupore della sua bellezza.

MiaInsuperabilePoetessa

 Alessandra Ponticelli Conti - 23/02/2014 22:41:00 [ leggi altri commenti di Alessandra Ponticelli Conti » ]

Stupore e meraviglia... Magnifica!
Ti abbraccio
Alessandra

 Lorenzo Mullon - 23/02/2014 22:39:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

Tra una roccia e la pozza d’acqua il sogno della distanza si può misurare col profumo del bosco

 franco - 23/02/2014 22:37:00 [ leggi altri commenti di franco » ]

Questo è già molto più di uno stupore
grazie

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