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al testo di Teresa Nastri
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A un famoso convegno internazionale di Poesia si incontrarono per la prima volta esperti di tutto il pianeta, e per cinque giorni esposero discussero valutarono teorie diverse, spesso fra loro contraddittorie.
La Poesia fu misurata pesata analizzata. Se ne sondarono gli abissi, se ne scalarono le vette. Fu deciso che il mondo aveva ancora bisogno di Poesia, come una donna di belletti e profumi, come un fiore della sua corolla e gli angeli delle ali.
Quando finalmente tutti gli argomenti furono esauriti e gli oratori già si preparavano a recarsi in massa nell’apposita sala per i brindisi di circostanza, chiese la parola una giovane che nessuno aveva notato fino a quel momento. Il suo aspetto era dimesso, il colorito pallido, ma la voce era chiara e forte e capace di raggiungere ogni angolo della vasta sala. Ed essa parlò, ma le sue parole si persero nello scricchiolìo delle sedie smosse, dei passi affrettati in direzione della buvette, nei mormorii che si scambiavano i convenuti - ancora sotto l’effetto dell’emozione per le mirabili cose dette e udite.
Fu così che, quando la Poesia tacque, nessuno si accorse neppure che essa aveva parlato, dato che era intervenuta senza le debite presentazioni.
(Pubblicato su Wolf Periodico on-line di comunicazione, filosofia, politica - Primo numero – 2002)
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Nando
- 03/03/2014 09:27:00
[ leggi altri commenti di Nando » ]
Davvero un bel testo. Non parla la Poesia dentro le parole che la definiscono, ma nellagire della parola poetica; e non so se esista di per sé ovvero soltanto nellesperienza poetica del lettore. Così come non credo ci sia luomo in sé, se non in potenza, ma solo nellagire "umano" che lo rivelasse come tale.
Buona giornata
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Cristina Bizzarri
- 03/03/2014 09:14:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Spesso sommergiamo lemozione, la bellezza, di uninondazione di parole inutili. Abbiamo bisogno di esserci, di essere "importanti". Così ci gonfiamo come dei palloncini pieni di definizioni, perdendoci quello che davvero conta. Un bel testo, complimenti.
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Giacomo Colosio
- 03/03/2014 08:13:00
[ leggi altri commenti di Giacomo Colosio » ]
Bellissima questa tua( non saprei come chiamarla...osservazione, fiaba, scrittura poetica...)...mi è piaciuta molto, non so perché ma mi ha ricordato la Szymborska che scriveva stupende poesie prosastiche e che molti poeti internauti non riconoscevano come poetessa lei e poesia le sue bellissime riflessioni...sono daccordo anche col commento di Lorenzo Mullon...complimenti. ciaociao.
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Lorenzo Mullon
- 02/03/2014 12:44:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
È proprio così, a forza di parlare di Poesia non si vede il poeta, a forza di parlare di umanità non si vede luomo, e si alimenta il dolore
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