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al testo di Andrea Palermo
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Dolce e caro fu di chitarre da tempo assorte che risuonan fragilmente al vento a sussurrar armonie d’Agosto. Lui poeta che per esse nacque e morir per esse volle sotto al frusciar del limone in foglie al musicar per giovani fanciulle. Or sospinge il suo tenace passo perché egli vuol correr via al tremolar dei violini sia, d’emozionante melodia. Andrea Palermo ( a Christian Cappelluti) (Anno 2013) |
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