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al testo di cristina bizzarri
Tra le stecche del ventaglio
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So di me e di questa sera, mentre penso a chi ho guardato oggi camminarmi davanti. Tanta gente così diversa - così uguale nelle mete come le stecche di un ventaglio: quando lo apri non possono fuggire e fanno sempre parte della stessa intenzione. Ma quelli che fanno l'amore si capisce tra quali stecche stanno: hanno una fretta tra i passi e un modo stretto di guardarsi, come di sbieco ma consapevolmente. So per certo che non stanno tra le stecche centrali - sono gli ultimi a chiudersi - i primi ad aprirsi. Sono la forza del ventaglio.
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Cristina Bizzarri
- 23/06/2014 17:28:00
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Grazie con gioia del vostro apprezzamento.
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Leonora Lusin
- 23/06/2014 10:40:00
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Una straordinaria poesia-metafora, che bella!
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Adielle
- 23/06/2014 01:05:00
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Cara Cristina che occhi che hai, magici gli occhi, magiche le immagini.
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Loredana Savelli
- 22/06/2014 22:50:00
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BELLISSIMISSIMA!
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Amina Narimi
- 22/06/2014 22:47:00
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Gli amanti aperti, dello spazio puro i più vicini ai fiori, a non finire, respirano dirimpetto lo stesso stesso destino di tutti, vedono il tutto e tirano a sè gli altri nella distanza del respiro e chiudendosi li tengono nel grembo, dove immagino i ricordi, tra le stecche del ventaglio È una passione leggerti, Cristina, una passione sullultimo margine dellorlo del ventaglio
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Sara C.
- 22/06/2014 09:47:00
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una bellissima metafora e così indovinata poi, mi piacciono quegli innamorati che tengono quasi insieme il ventaglio...
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Lorenzo Mullon
- 22/06/2014 08:43:00
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ci si fiuta e si sa, quelli come te profumano di vivo
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