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I ragazzi delle porte Scee

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I Classici Cantores recitarono all’unisono: ὃ δὲ κεκλήγων ἕπετ' αἰεὶ
Ἀτρεΐδης. Hanno un nome, gli interpreti dell’omaggio ai grandi di Chio, in questo caso Omero dell’Iliade. Il Cinque Novembre 2010 si è spalancata un’altra porta Genovese, questa volta a Palazzo Grimaldi. L’intervento congiunto è stato della Pro Loco del Centro Storico e del Circolo Culturale Cycnus. Il pubblico si è collocato lungo la scala. Il coro è disposto sul ballatoio, protetto da pregevole balaustra. Dalla soprastante finestra, Roberto Tomaello ha declamato i versi del caso. L’accompagnamento musicale è stato a cura del Professore Del Ponte. I suoni, però, erano tutti del Coro che si è cimentato nel bellicoso tema. I muri contennero il tutto, nella cromatica successione del bianco e del grigio orizzontale Gotico locale. Toni degni di una grande epopea più che di una complessa guerra intorno alla Città. I personaggi sono innumeri, con ragione di esservi, gli dei sono coinvolti ora commisti ai mortali ora tra di loro sull’Olimpo. Gli interpreti dovettero usare tutta la voce, e questo ci ha ricordato chi sono. Il Commonwealth Acheo si era mobilitato e aveva chiamato alle armi i suoi re ragazzini. Erano proprio dei giovanotti, Agamennone and Companies. Antimaco ha due figliuoli guerrieri, Pisandro e Ippòloco, schierati con i Teucri in combattimento. Abbiamo ripreso il dizionario e provato a tradurre le parole in Greco d’inizio articolo: ‘Lanciato il grido di battaglia, l’Atride mano mano cercava di afferrare’. Cercando, Agamennone si ritrova prigionieri i due suddetti fratelli. Essi si raccomandano al sovrano Acheo, in nome del loro padre: ci sarà un riscatto, sia risparmiata loro la vita. Il sire d’eroi non ci sta: a suo tempo, Antimaco rifiutò le proposte di Menelao e Odisseo ambasciatori di pacifica soluzione: anzi, voleva giustiziare i diplomatici tout court. Ora, il coordinatore Danao passa per le armi la prole del nobile Teucro. Era proprio un ragazzo terribile, il re di Argo e Micene. Gli passerà, quando tornerà a casa. Uno che non se la passa bene è il leader dei Mirmidoni, Achille in persona. Agamennone si è preso anche Briseide, alla quale il Pelide non è che non fosse affezionato. Le ragazze dell’Iliade sono proprio importanti. Criseide deve essere restituita per evitare la peste. Andromaca spiega bene a Ettore che c’è tanto da fare nel campo familiare oltre che in quello militare. A sentire Pindaro, Cassandra spiega il resto e potevano stare a sentirla, che non era neppure noiosa. Salutiamo anche le Achaean Girls: sono rimaste a casa, ma si vedranno in futuro.

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