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al testo di Loredana Savelli
Dimostrazione del teorema
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La precisa direzione è tra ciò che finisce e ciò che non comincia. Prendi la luce. Non si ferma sul nostro lenzuolo ma è nelle pieghe.
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Earl Whiterdale
- 18/07/2014 19:43:00
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ueila
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Sara C.
- 17/07/2014 20:38:00
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siamo matematica e formule, è la luce che ci salva...
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francesco innella
- 16/07/2014 21:50:00
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Loredana è forse la scienza che ci deve salvare? Ciao!
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Nando
- 16/07/2014 20:33:00
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Dopo i vostri commenti tra cui quello di una matematico, quasi quasi mi ritiro senza bussare...Mi permetto di lasciare fuori della porta solo quel che avrei portato alla squisita mia ospite, qualcosa non proprio di mio ma "rubato" per loccasione strada facendo. Eccolo: "Lamore e la cononoscenza varcheranno con noi lAldilà" (la citazione è riportata a memoria, la lessi anni fa su di una rivista : Città Nuova). Sono affascinato dalla matematica (dalla fisica, astrofisica...), che conosco e capisco pochissimo, però mincanta per bellezza e per la pulizia formale, nonché la capacità di sintesi senza dispersione di contenuti.
Ciao Lory
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Fiammetta Lucattini
- 16/07/2014 16:42:00
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Che cosa fai per cena? Destate mi sento così poco creativa...;)
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Loredana Savelli
- 16/07/2014 16:08:00
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qualche taralluccio col vino?
p.s. Lorenzo, tu ritratti... (dopo aver provocato) ma va bene così. In questo mondo caotico e anarchico ciò che esiste deve esistere (e ora chiudo con la filosofia da quattro soldi e continuo le mie faccende)
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Lorenzo Mullon
- 16/07/2014 15:37:00
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e io direi: non carichiamo i simboli delle nostre angosce sono nostre, cosa centrano i poveri simboli, perché farli urlare, non possono stare tranquilli pure loro? accettiamola questa confusione, canticchiamo una canzone, danziamo a cena a pranzo e a colazione baci
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Lorenzo Mullon
- 16/07/2014 15:31:00
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"La m(M)atematica, d(D)io . . . cercare un principio unificante, che sia astratto o concreto, diventa un peso, è stata unossessione da adolescenti e da giovani, una omologazione, una causa di separazione, un condizionamento, adesso basta. La mia provocazione è: ma ci deve essere proprio questo principio unificante? Non si può star tranquilli? Non ci possiamo godere il mondo multiforme?" questo dice Erica, mia moglie
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Loredana Savelli
- 16/07/2014 14:34:00
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Verissimo Cristiana e non nascondo il senso di inadeguatezza, il sentirmi a digiuno di tanti linguaggi, lautocommiserazione a volte nel constatare lo sforzo del balbettio. Meglio sarebbe tacere, ma purtroppo ci è stata data la parola e viviamo in una "foresta di simboli" che urlano di essere letti. Un caro saluto a tutti e W la matematica (non certo la ragioneria).
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cristiana fischer
- 16/07/2014 14:12:00
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va bene, non chiamiamola bisettrice, e nemmeno langolo che divide... la chiamiamo orientamento? istinto? direzione? esatta visione? cambia qualcosa? io credo... e mi assumo la gravità di quanto dico, che tuo cognato scappi per lapprossimazione con cui artisti cercano di tradurre in termini matematici la loro intuizione, forse lui saprebbe come poetare senza contraddizioni tra i due registri mentali... magari fosse anche un poeta o un pittore o un musico! invece noi poveri praticanti dellintuizione scarsi in competenze scientifiche ( parlo di me) cerchiamo appena di cavalcare le dimensioni della (nostra intera) vita mentale e materiale: intuizioni, affetti, intelletto, ragione si fa quel che si può
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Lorenzo Mullon
- 16/07/2014 13:42:00
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ecco, questo è vero, caro Jacob, che lispirazione artistica è simile a quella scientifica, unilluminazione improvvisa, mi aveva invitato a cena tanti anni fa un professore del Politecnico di Milano per parlarne
comunque, proprio adesso ho parlato un po con mio cognato, fisico dellINAF, che ha elaborato il software per la ricerca rapida di galassie e stelle per il telescopio spaziale "Hubble" se la sta ridendo dice che se va a una mostra darte e gli parlano in termini matematici di colore, emozioni e ispirazione, scappa via
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Jacob l.
- 16/07/2014 13:09:00
[ leggi altri commenti di Jacob l. » ]
Eh si. Se qualcosa potessimo.... La matematica nelle sue varie forme della geometria o ancor di più nella vastissima scienza dei numeri è certamente poesia. E razionale, ma senza fantasia non si può fare matematica; senza immaginare cosa succederà se, cosa non può prescindere da, cosa ecc..ecc.. Lo dico da (ex) matematico. Comunque matematici una volta matematici per sempr. E come scrivere una poesia: stai lì a pensare, un po perplesso, e allimprovviso ecco la poesia ( o la formula). Differenza ( e non sottrazione): condizione necessaria ma non sufficiente,chi fa matematica deve avere la predisposizione a capire qualunque cosa in modo velocissimo, al contrario questo non è richiesto per altre esercitazioni intellettuali. Succede così anche ai poeti, capiscono cose prima che vengano dette. Bella la tua poesia. Ciao.
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Loredana Savelli
- 16/07/2014 12:39:00
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Infatti non è umano, potrebbe essere una maledizione ma anche no, non lo sappiamo. Appare così (a me, qui e ora), domani sarà camuffato in altre cose che non prevedo. Stiamo parlando del nulla Lorenzo. I poeti, se esistono, parlano del nulla.
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Lorenzo Mullon
- 16/07/2014 12:29:00
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"la precisa direzione della bisettrice di un angolo" è una maledizione
niente di preciso è umano, per fortuna, lossessione per la precisione appartiene alla mente condizionata, non alla vita
la vita è gioco, gioco imprevedibile, bello perché imprevedibile ( e non misurabile e non razionalizzabile )
ma qui lhanno quasi tutti dimenticato, come mai? dove sono finiti i poeti?
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cristiana fischer
- 16/07/2014 11:43:00
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... e anche in una prospettiva solo terrena, già collocarsi in linea con quella bisettrice migliora la nostra capacità di affrontare la luce molto bella e... pertinente!
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