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Unita al soffio che tu porgi, Amina

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Ormai tra donna e uomo, unita al soffio
che tu porgi al centro, Amina, sono
la scorza antica e dura che all'albero
si attacca e nell'attaccarsi muore
a resina più chiara, che sempre più
a zampillo, sé sempre più avvicina.
Il volto. È forse idolo, o icona
unita alla corteccia ormai, nel legno
che tu ami. E rifiorisce sempre -
se nei suoi intagli leggo il mio destino
secco di donna senza figli, sola,
ma che tu dici madre di se stessa
e del suo uomo solitario, figlio
e insieme padre che la mette al mondo -
quando vediamo, nudi come tronchi,
la terra come un passo tra due monti,
e transitando a volte ansimiamo -
come caino e abele in contesa
per non amare mai abbastanza il solco
che ci separa solo per un salto
da noi e noi dal tutto, nel cammino.
E tu che hai colmato la distanza
e sai la lingua muta delle foglie
correndo la salita degli dei -
tu porgi un soffio al centro di me stessa,
ti porgi Amina, come in un calice
l'amante all'amato il più buon vino.



 Cristina Bizzarri - 21/07/2014 10:39:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Fiammetta, l’ho riscritta "alla maniera di John Donne", cioè alla mia maniera, rifacendomi a quello che mi sembra il suo stile, un po’ giocando e un po’ esercitandomi alla sintesi ... appesantendo ulteriormente! Comunque mi è piaciuto molto farlo. Grazie a tutti voi e buona giornata.

 francesco innella - 21/07/2014 09:54:00 [ leggi altri commenti di francesco innella » ]

Come ti scrissi una volta la tua è poesia metafisica che non cerca un pricipio trascendente ma immanente. Sublime poesia. Brava Ciao.

 Fiammetta Lucattini - 21/07/2014 08:27:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Ottimi spunti che sarebbero stati esaltati da una maggiore sintesi.
;)

 Loredana Savelli - 20/07/2014 20:02:00 [ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]

E’ davvero un incanto!

 Adielle - 20/07/2014 18:08:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Come mi piacciono le parole d’Amore e i gesti compiuti nel suo nome!

 Nella Cocci - 20/07/2014 17:14:00 [ leggi altri commenti di Nella Cocci » ]

evviva Amina che parla ai bruchi dell’ortica, e a noi sotto le foglie

 amina narimi - 20/07/2014 17:08:00 [ leggi altri commenti di amina narimi » ]

è un mantello di lana di certezza indimostrabile che mi avvolge nelle tue parole, Cristina, mentre andiamo come una mansione intrecciando le nostre pianure, viandanti più della luce cercando dove finisce la pioggia
e niente nella commozione di ora si dichiara così pronto a mostrarsi se giro in orario le dita sul bordo del mare, il suono nascosto arriva dalla finestra come piovesse da molto lontano e l’odore di qualcuno si avvicina t’inzuppa e ti parla come due girasoli che si guardano in faccia affondando il colore nella bocca come un canto e nessuno può sapere a quale amore giunge la tenerezza in viso che dissolve ai piedi l’ombra mentre la luce ti prende ai fianchi e non c’è niente in mezzo uomo o donna, ma solo un gesto vivo, un costola di là della montagna che ti viene nel cavo di una mano solo come fa una foglia o un vento bianco come io immagino essere Cristina e i nostri occhi in bilico nell’aria fermi a rimirare come fa un mistero che si schiude, quasi non accadesse altro, non mi vedi lacrimare,
ma questo abbraccio lento gli somiglia

 Cristina Bizzarri - 20/07/2014 16:22:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Lorenzo: :) ma sì, certo, ma volevo dire che "ormai" non è questione di lì o di là, che - almeno per me - non conta più ( per me non ha mai contato gran che, boh, apparterrò agli extra-sessuati o roba del genere, no so!) il fatto di essere maschio o femmina, o l’attrazione sessuale - ecco, volevo parlare del volto, che rimanda ad altro, ad altro ... e pensavo che quella che facciamo qui è - vorrei trovare una metafora, un paragone più vivido e calzante, ma ora non ce l’ho sottomano ... - un’operazione sacra, una celebrazione di noi stessi, di noi in relazione agli altri di qui, e di noi in relazione a tutto il resto. Insomma è vita. E Amina è una voce che mi fa sentire profondamente in contatto con me stessa, mi apre la mente, mi fa sentire oltre le definizioni e le strettoie dei giudizi e delle opinioni personali. Mi fa toccare quella che i cristiani - ma certo altri la chiameranno in altri modi ugualmente pregnanti - chiamano carità ... Qui glielo volevo manifestare, esponendomi, visto che "il re è nudo", come mi aveva indicato la mia psicologa Fiammetta in un percorso da me interrotto troppo presto, ma non così presto da non sapere quando sto barando ...

 Lorenzo Mullon - 20/07/2014 15:33:00 [ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]

mi sa che siamo tutti madri di noi stesse
o di noi stessi, a piacere

[ ma questa ossessione per il sesso o i sessi, mica ci si congiunge h24, ma nemmeno h1 tendente allo 0 . . . ci sono altre giunture, no-o? ]

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