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al testo di Adielle
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La materia corpuscolare dell' Io stratagemma di deiezioni e ripartenze biforca la coscienza in memorie e proiezioni nella concia del tempo. Faccio la lista delle cose che vorrei possedere e non supero i tremila euro molte sono doppioni e diluite in un campo lungo potrei permettermele se dimagrissi (per lo più s'indossano) è a questa condizione che nutrono la relazione con l' essere e l'apparire. Di come vorrei essere invece non stilo una lista non reggo il confronto col presente che sempre si estingue nell' attimo stesso in cui lo pensi l' infondata percezione che tutto esista secondo i miei occhi non tiene conto del fatto che tutto sia maggiore della somma delle sue parti ci si scorda che l' atto del guardare aggiunga sempre qualcosa allo spettro della cosa guardata spesso per rubarne un' altra. Ho bisogno di esplodere ogni tanto in sogni che conquistino spazio formale di parlare con te attraversando le distanze assiderate ma per esempio non mi pesa non fare sesso è controverso ma la mia morale fa delle puttane un comodo paracadute per le proprie voglie quando diventano veri bisogni cioè mai. L' avevo detto che era controverso ma anche desiderare la propria morte dovrebbe essere disumano eppure la vita sa diventare una tortura se si è abbastanza sensibili al dolore. Delegare la propria felicità a qualcun altro è un errore, ciononostante non vuol dire che non partecipi della natura di una verità assoluta che ha a che fare con l' insostenibile leggerezza dell' essere per usare un' espressione seducente dell' essere incompleti non autosufficienti alla propria gioia se soli come se un determinato grado di benessere non fosse possibile a meno che non sia generato da una condivisione: dividere per credere. Questa mattina ho steso i panni per mia madre sarà la terza volta che lo faccio in trent' anni e dal balcone guardo un pezzo di Gran Sasso una volta la domenica ci andavo a correre da solo, lo giuro su e giù per la Val Maone senza culo e le gambe sottili oggi ho difficoltà ad allacciarmi le scarpe. Squilla il telefono di casa, è Rossella dice che ha provato a chiamarmi sul cellulare ma io non rispondo ad un numero privato quando ho la coscienza sporca, lo dico a lei ride mi da appuntamento alle due e un quarto per una passeggiata al parco fluviale e che devo fare gli esami del litio il più presto possibile io obietto che vorrei prima finire la cura per il fegato ma non sente ragioni. E' forte Rossella è bella Rossella, è una brava ragazza e possiede il pregio inestimabile d' indossare cappelli bellissimi d' inverno sembra una zarina, i capelli biondi, gli occhi di ghiaccio la neve in suffragio più che una psicologa è un personal trainer spero di darle qualche soddisfazione, se lo merita. Questa necessità che ho di raccontarmi mi offende ma darle sfogo è la mia salvezza ne sono consapevole quanto basta per non cedere alla vergogna. Tornare in forma per essere nuovamente "agibile" per l' altro sesso. C' è una macchia quando mi arrabbio e alzo la voce mia madre inizia a fare altrettanto e la sua frase di circostanza è: "Oddio ma le hai prese le medicine?" Le staccherei la testa ma me ne vado a scrivere e mi passa. Certo perchè le medicine servono alla docilità secondo lei. Bestemmia bestemmia bestemmia dunque è questa la sacra ricompensa al mio resistere? Mi sono addormentato di un sonno convulso erano due giorni che non dormivo e ti ho sognata eri appesa in cima ad un muro di una casa bianca che aveva le pareti fatte come di pioli e tu guardavi sotto, parlavi con qualcuno forse Stefano e scendevi velocissima come a suonarli a pianoforte quei pioli sembrava che ti dovessi schiantare ma invece avevi il pieno controllo dello strumento e io tentennando alla fine ti voltavo le spalle c' erano due ragazze che si dividevano una bottiglia magnum di spumante e io le seguivo ma i commenti delle persone intorno erano negativi le additavano come poco di buono mi sono voltato e tu eri scesa a terra ma non ti perdonavo dello spavento che mi avevi fatto prendere ed ero come bloccato poi è arrivato Kazàn risorto ma di un altro colore che improvvisamente tenevo al guinzaglio e mi tira giù dalla collina per i campi crede che ci siano delle cagne in calore poi ho aperto gli occhi che ancora soffrivo tantissimo e sono andato in cucina da mia madre e le dico non mi sento bene, la mente mi dice delle cose strane si perchè ho detto che l' ho sognato ma non stavo dormendo avevo gli occhi chiusi nel letto ma non stavo propriamente dormendo ero nel solito limbo che si trasforma in delirio approfittando dell' assuefazione della volontà a certe note lunghe del buio che non so spiegare che precedono la scalata al potere dell' inconscio ma per fortuna non ho sentito le voci. Mia madre mi ha detto siediti e guarda la televisione con me. Guardare la televisione spesso mi abbassa fino a dormire profondamente se sono steso sul divano della sala ma un passaggio quasi obbligato attraverso il giogo delle voci è uno dei prezzi da pagare anche se breve alla mia malattia diagnosi ufficiale schizoaffettivo, di prima generazione a quanto pare. Una precedente primavolta. La parte che vuole sua l' occhio a maledirla non si farebbe abbastanza a cagione del vero eppure sei bella non posso negarlo a meno di dire una bugia che mi faccia prigioniero. Forse esagero se provo a fuggire in un noi in cui io sono io e tu la parte che recito non sto neanche troppo comodo. Cinque a uno fuori casa è una sbornia che ti fa passare la fatica dei chilometri. Mi piace quando il calciatore che ha segnato corre sotto la curva a ringraziare i propri tifosi. Mi piace quando stai zitta e poi d' improvviso mi fai una domanda che concerne la mia sfera più intima di cui conosci già la risposta per ascoltare la mia versione. Non mi piace quando mi sottoponi al tuo test senza avvisarmi che si tratti di un test e quando prima ti siedi vicino poi cambi di posto. Mi piace quando mi dai in pasto dei lati di te che non mostri a nessuno ma che sei bella devi capirlo al più presto altrimenti non smetterai mai di combinare degli amori assurdi. Si nutre di poco la mia fantasia e in fondo anch' io sparirò. Cosa sei che non sei mai? Con quella parte degli angeli brinda a me prima ch' evapori. Non bisogna fermarsi nemmeno davanti ai morti con la storia di campà la vita al fosso al fiume bisogna riordinare le idee in maniera tale che le governi il Kaos se me lo chiedessero io stavo cantando provavo la voce all' eco-nessuno a guardarla dal finestrino questa vita non sembra stanca di ripetersi e i lampioni ancore per il futuro e gli alberi diocesi surrogati di allegrie bambini che crescono bene nonostante tutti i consigli e le cattive compagnie. Di miracoli si tratta quando hai a che fare con gli apici della creazione umana ognuno il suo piccolo apice che l' avvicini a dio di quel tanto che ancora non conosciamo su determinate lunghezze che ci proiettano e ci separano dissipando gli argini delle frequenti acque comunque piovute dal cielo. Ecco perchè di fronte ad una bella canzone penso all' autore come alla retrospettiva di un piccolo genio ma se ti fai sacerdote di un dio a volte puoi ingannare e ingannarti e prenderne le sembianze e scusate se penso Bob Marley poi ci sono invece quegli attaccanti che collezionano solo traverse e le cui stagioni si fanno più sfortunate mano mano che le scarpette si avvicinano al chiodo. Il dado tratto quanto basta perchè escano sempre numeri pari e la condanna che ti fanno scontare è che l' unica gloria sia essere normali quando la norma l' hanno stabilita loro da milioni di anni ed è che tu non prenda mai il loro posto costi quello che costi e loro di risorse ne hanno che non possiamo nemmeno immaginare. In quest' ottica semplicistica la democrazia diventa uno specchietto di plastica per allodole allevate al freddo di luci artificiali. Ma forse è meglio non pensarci fingersi vivi quanto basta per far l' amore qualche altra volta o dormire tra i tuoi seni tra le cosce sul tuo grembo per tutto il tempo necessario a una comlpeta espiazione dei peccati. Questo è l' arrendersi che mi piace cui mi arrendo senza scampo che un sorriso dei tuoi capelli al vento che passa e ci lascia distratti dai nostri pensieri disarticolati sul gambo di quel fiore di cui non siamo più interessati a contare i petali perchè il responso lo conosciamo già dal profumo di certi sguardi increduli coi sospiri che non fanno rumore come se a tradirsi si facesse peccato e la ragione avesse ceduto il posto di comando a qualche sentire più sottile più in alto di un comune spessore. Perchè ti meravigli se davanti a te resto immobile e senza parole al cospetto del diavolo che amo? Non me l' hai mai fatta facile e anche adesso, anche la prossima volta vorrai il mio scalpo. Com' è bella la tua voce dalle tue labbra non dovrebbero uscire mai parole come scopare per tutto l' oro del mondo. Fruscia la notte il suo canto di foglie segnate dal vento coincide con una resa agitata di lenzuola un piccolo tempo in cui si formano le nuvole per il cielo che domani avranno i nostri occhi in cambio di un' alzata di spalle. Dì la verità, non te ne ho mai fatto una colpa nè a te nè a mia madre e nemmeno agli amici per quanto realtà circostanti per il semplice fatto che ho partecipato solo io del mio dolore il più possibile a limiti considerati di falce alla luna il sole in contrappeso la visione degli opposti il sovrapporsi delle dimensioni allucinatorie tornare indietro a quando mi sono tagliato le vene con un filo di scozia non fa più orrore di una stagione mancata. Quando ho restaurato il duomo di Atri non ho fatto altro che pregare, perchè temevo le altezze primarie. Dall' acropoli delle piramidi delle impalcature dei ponteggi subnormati decretavo l' obsolescenza vagamente programmata dei mie interventi sulle componenti lignee della struttura e tu non hai visto un cazzo nemmeno per sbaglio sgualdrina del tempo e dello spazio oh mia regina. Per fortuna c'è passato tuo zio che ha la vista fina. T' avrà raccontato qualcosa lo sai che fa quel matto? Tira il dito alla fortuna. Le cose-come-stanno esistono ma da sole no le cose non esistono, è la relazione tra le cose che esiste come dire un uomo senza qualità è impossibile al di là che l'albero che cade faccia rumore se nessuno è presente. Tutto gli è testimone anche il niente. Se esiste da solo è tutto, se esiste lui solo ed esiste il nulla, il nulla si determina come sua assenza. Il nulla diventa quel luogo dove lui non esiste. Eppure ciò che determina entrambi è la natura della loro relazione a prescindere dalle caratteristiche secondarie di ciò che è. Ciò che è, per essere, deve non essere ciò che non è, per prima cosa. L' essere non deve essere il non essere altrimenti sarebbe tutto la stessa unica cosa, essere o non essere? Il gioco delle tre carte. Col teschio in mano e l' urgenza di andare in bagno. La relazione regna sovrana acqua fuoco serotonina la trama s' infittisce di una lama amor mio mia vita clandestina stipata nel fremito di un pensiero non pensato e irresistibile necrologio di una logica passiva ardita via per la fine. Chi potrà fermare la meraviglia sul tuo petto? O condurre l' astronauta in vetta al mondo? Dalle cime soffia il vento fino ad investire i fiumi a valle e il mare tutto. Intorno poca luce all' arrembaggio il tuo profilo come chiglia varata di legno e fiotto controcorrente all ' ombra e all' onda ma ci fidanza il bosco in cui ci accoppiammo la prima volta mala terra ferma. Tornati a posto che da lì in poi non ci sembrò più il nostro che non l' abbondonammo come un figlio (come meritava) ma come un amico di fresco se non un tale di passaggio. Filtrava non volendo il tuo cervello il mio nessaggio e la mia volontà perdeva coraggio mano mano che aumentavo di peso. Quale delirio scosceso percepire la propria deriva da morti! Il giorno che ti sei arreso non ti mancavano i soldi a testimonianza del fatto che non fanno la felicità essi stessi se valga la pena che tu non ne venga corrotta chiedilo al sentiero che percorri a piedi nudi nei boschi, la notte per trasformarti in quello che sei. Tradita dalla Luna tutte le sante volte che metti le ali l' odore di polvere da sparo gli impulsi claudicanti sulla pelle ancestrale delle palpebre la corsa al riparo da ampi tuoni come d' asfalto delle povere immagini che conservasti all' insaputa dell' ipotalamo cordiali vessilli del tempo in cui regnasti incontrastata consacrata alla vittoria per rifiorire tre volte dopo aver perso i petali d' allora quando morire significava per sempre e la condizione dell' occidente giustificava una tua lascivia senza vere credenziali. Amami come fanno gli animali percorrendo la catene delle vertebre come certi canottieri del circolo fluviale artico sanno fare con le acque mobili di cui certamente ti avrei parlato se fossimo andati a sentire i Verdena il dodici d'aprile a Ferrara sotto le stelle sul palato la voglia e la paura di provare ad assere all' altezza di baciarti proprio quando sfiamma la cometa e il cielo non ha scampo dove perdere i miei riguardi. Il prossimo passo dovrebbe essere la lettura scenica facendo leva su un processo in corso di concorso esterno in viaggi interstellari senza scheda magnetica sia benedetta la mia spacciatrice Messico e Nuvole e i suoi film sottotitolati di futuro se ancora sogno qualche volta ad occhi aperti: dal taglio dei tuoi occhi capisco da quante volte vivi e dalla natura dei tuoi pensieri per chi sarai pronta a dare la vita. Credimi siamo niente l' abisso che ogni tanto mi circonda sa di destino se ti avessi vicino sarei un altro ma sono troppo grasso vedi il corpo quanto incide? Questa navicella spaziale in carne e ossa. Potessimo sceglierne la foggia! Come quando si fa a gara a chi c' ha il padre più fregno e io me ne esco a si allora il padreterno gli pulisce le scarpe ad Alvaro. Che non avrebbe preteso niente per sè che un angolo di cielo dove poter leggere in pace. Ma gli sarrebbe stato accordato tanto di più come per esempio farsi pulire le scarpe dal padreterno che stava allo scherzo se un giorno lo avesse scritto suo figlio. Come ora. Si perchè al figlio gli piaceva di scrivere e al padre predire il futuro da lettore solo che leggeva soprattutto libri di storia e il futuro lo stavano vivendo a memoria, tecnica-mente, d' uomo. Come tutto funziona a misura della sua impermanenza! Ma è la vita stessa che concede interruzioni solo a patto di protrarsi oltre qualsiasi fine annunciata prima che cadesse sulla Terra da qualche stella lontanissima al di là di un buco nero sconosciuto lacrima degli dei sorpresi nell' atto di commuoversi: è tutta una finzione e io in realtà sono bellissimo. Il gusto proibito di trovare sul dizionario il significato di certe parole che vogliamo conoscere il senso secondario di una presa di coscienza io so di non sapere ma sono un buono a leggere alla velocità della luce a cui il nostro sguardo si tempra a colmare certi vuoti di pregevole fattura. Il ragazzo va avanti a svisate, si direbbe e non è manco più tanto un ragazzo! Tra Fantozzi e Manuel Fantoni sulle orme dei maestri non si vuol convincere che è meglio vivere da soli nonostante l' età dell' evidenze. Una signora vende corpi astrali e io ascolto in religioso silenzio. Ci sentiamo domani, -passo e chiudo- la più bella poesia dei militari in un rossissimo scarabocchio di Maicol e Mirco. M' intercettano i pensieri quando cado preda delle mie paure e nulla accade per caso lo prendo alla lettera esplorandone ossessivamente le possibili implicazioni divinatorie in relazione alla mia condizione presente con l' intenzione di perdermi purchè non mi prendano per sempre. Concedersi sprazzi di giovinezza disarmante o di follia da trasporto emozionale col destino in mezzo ai denti sognare un ritorno in grande stile tra i viventi bene o male. Perchè un lieto fine può ridare la fede persa non è solo una folle corsa. Al riparo da sguardi indiscreti mi guardo morire sperando che il remake sia una rinascita senza precedenti di sorta, soggiogando la malaria al ritornello di vacanze romane impostare una dolce vita al profumo di ora che hanno le tue dita, mia canzone egocentrica. Chi sono? Dove sono, quando sono assente di me? Da dove vengo? Dove vado o? Teletrasportato nell' incognito cosmico tengo i battiti dai polsi segnati da un trucco permanente mentre consegno i gradi al buio secondo una scala d' altri tempi di cui m' illudo di avere le redini consapevole del fatto di avere quell' unica notte come punto di riferimento in cui ci incontrammo dalle mani stringendoci unisoni. Il suono della tua voce ha qualcosa di molesto e tu lo sai non lo confonderei ad una gara di equivoci sembra lanciarti una sfida che non potrai vincere ogni volta che vai ti si rivolge in parola o verso di diritto o di rovescio la mano compromessa fa fatica per le righe esco presto per tornare in tempo per la prossima eclisse segnali di fumo, se mi puoi capire. Le occasioni perdute sono il sogno nel cassetto tanta è l' abitudine a non avere crediti. Nel tuo reame qualcuno è perfetto? Stai calma, siediti. Qualcosa di perfettamente inutile ogni tanto va rigorosamente comprata per amor della bellezza che non serve a un cazzo fino a quando non l' hai incontrata e per dare ai soldi la possibilità di un senso secondario di gratificazione: in camera da letto indosso la bombetta sbagliata per scrivere di getto ad ogni occasione. Il vezzo a volte è vergogna mal celata. Foderare l' universo di se stessi per specchiarsi ad ogni angolo di strada dove andiamo adesso? Dove vuoi che vada? pin:a colada e coca cola un biglietto di sola andata per il lato oscuro della Luna. Queste stelle degli innamorati stanno al sicuro nel cielo finchè non cadono solo allora si rendono conto della lontananza col passato che le ha derubate di una memoria dell' origine. Quando ci siamo incontrati la prima volta tu com' eri vestita? Senza rifare i Soldi Spicci. La mia memoria selettiva fa le carte in primavera. Futuri sinistri faranno di noi dei mostri se non avremo il coraggio di compiere scelte migliori costi quello che costi non ha prezzo quello che vuoi perchè volere è il prezzo da pagare per chi partecipa di una vita intera a sua maestria. Forse dentro me cambiano le cose e tutto quello che ora ho non è ancora vita farla finita per così poco sarebbe una scusa però e non ho ancora visto gli ufo. Passare la notte leggendo per scoprire in fondo chi siamo dalle pene di due innamorati a cent' anni di distanza dall' ultima veglia di coralli voluta dalla Luna sulla spiaggia per il suo compleanno dove capimmo che il tempo ha un suo coraggio per tutto se noi inguaribili romantici. Invalido civile, un lavoro come un altro direbbero Ficarra e Picone spesso mi viene da ridere a pensarti con un altro però poi mi viene da piangere sono fatto come fossi fatto di grandine a cazzo di cane ma se faccio il miracolo di tornare magro poi senza rancore voglio vivere una vita migliore di questa almeno per quanto riguarda quegli aspetti su cui abbia un effetto benefico una migliore efficienza del corpo. Allacciarsi le scarpe, allacciarsi al tuo corpo. Che poi mi trovo come sempre ai margini del nuovo confidando in ripartenze senza alibi di pensiero. Creamy è un incantevole colpo basso degno di un genio. Da bambino me ne innamoravo sognando che un giorno avrebbe cantato le canzoni che avrei scritto per lei. A vent' anni, io un po' più grande, avremmo dato una svolta grunge. Creamy camicie a quadri e i primi segni di una depressione acuita dalla confortevole dipendenza dall' alcool e la marijuana terapeutica coltivata in casa. Acconciature più sobrie, accordature rock. Per riscoprire più tardi la tradizione dei cantautori. Quando i giochi sono fatti vedi la mia fantasia che brutti giochi mi tira che differenza c'è tra me ed uno stalker vendicativo? Con l' ultimo mio grido animale pronuncerò il tuo nome per la strada a sconfinarne un senso sull' asfalto proletario. La stagione dell' amore ha smesso di luccicare. E mi sorprende nell' atto caricatura di essere umano. Posso releazionarmi a te come un qualunque altro essere umano? E se posso perchè ancora non lo faccio? Dunque sono pazzo. Ma ci sarà un motivo, uno spavento primordiale sepolto nella memoria quale incantesimo. Non può essere solo paura di un gran rifiuto. Ho capito. La paura di una paura è di essere tenuto per un periodo di prova in cui m' innamoro e tu invece mi stai giudicando e poi venire scartato per non essere all' altezza, del predicato. O questo è già accaduto? Come ci si comporta e come tutto torna, cambiando gli atomi, è uno spettacolo. Fuoriesce la vita come succo di frutta dalle orecchie tese nell' ascolto di una canzone lontana. Voglio dire alla fine ho tanti problemi, potrei concentrarmi sul tentare di risolverli. Ma ogni volta che la vedo o la sento o immagino di lei, mi si accende qualcosa. Però se ne parlo così la spoetizzo e mi sembra sempre di più una ragazza normale, bella per carità, intelligente chi lo nega ma come ce ne sono tante. E' come se dovessi perderla per poter permettermi di trovarla un' altra volta, nuova, senza tutte quelle aspettative e quei pregiudizi che ho coltivato nell' orto della mia fantasia. Si ma alla fine chi me lo fa fare, non basterebbe che la dimenticassi? Tanto non sarei pronto per una relazione, troppo brutto, troppo malconcio, troppo grasso. Non sarà un' avventura la ascolto come allora e tu in effetti rispondesti di si alla mia domanda se mi stessi prendendo in giro; non hai mentito eppure mi sento tradito. Chissà chi sei? Davanti a te c' è un' altra vita e devo farla finita di scrivere tutte queste sciocchezze. -SCIOCCHEZZE E' DA FROCIO CAZZATE DI MERDA PORCO...!- Bestemmia una voce così forte e da un luogo così segreto della mia mente...che mi cago addosso come atto di fede. -alzati coglione portami a fare un giro- Cosmogonia quantica, messinscena post aristotelica, fatto sta che eseguo. E' come prima e dopo aver fatto sesso la conoscenza carnale ti apre un mondo e non sei più lo stesso, ugualmente vale per il fenomeno voci. Un' unica relazione in più può incrementare d' infinite possibilità di senso il tuo precedente sistema di relazioni. E' così che è vero, semplicemente, è in questo modo che non si arrende. E' alla base del concetto di espansione dell' Universo (Multiverso). Ecco perchè all' inizio, durante le tregue, ti domandi sempre più spesso perchè e da dove. Anche se non vuoi la voce rimane e con quale parte di te non vuoi che rimanga non conta, dopo amplia riflessione. Tu non sei più tu soltanto. Abbiamo ospiti a serramanico caro il mio Patroclo o gloria del padre. Parlare con se stessi senza aver paura di ingerenze interne diventa impossibile. Esser solo si colora d' abisso. Non voglio testimoni per i miei pensieri inespressi e invece ho questo piccolo dio o diavolo che mi legge nel pensiero dall' interno, maledetto. |
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