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Scrivi un commento al testo di Maria Teresa Schiavino
Un momento di dubbio in Perceval

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E’ così lontano il tempo in cui partii.

Mia madre è rimasta nell’aia

Della casa vuota.

Gli animali del cortile

Insieme a lei hanno perduto la voce.

 

Mi aveva tenuto nascosto

Per paura della Morte,

ma i cavalieri sono passati,

ed è cambiata la mia sorte.

 

 

I bei cavalieri dalle lucenti armature.

Cavalcavano e il mondo rifioriva.

 

Dove sono finiti?

Sabbia nella sabbia, materia grezza di stelle,

ruggine senza luce.

.

Io sono vecchio, curvo

In questo deserto bianco.

Ancora cerco il mio graal,

ma spero di non trovarlo.

 

Per quello ero partito

dalla casa del padre e della madre,

seguendo i cavalieri

nell’ incredibile viaggio.

 

Il mondo cambia in fretta,

tutto, intorno, è mutato.

Nessuno più mi aspetta,

La pietra d'angolo è crollata.

 

Perciò quello che cerco non lo voglio incontrare,

allontano la pena di non ritrovare

le vecchie strade bianche cancellate dal tempo,

strade che ridisegno in  notti senza sonno, 

case abitate solo dalla memoria. 

 cristiana fischer - 16/08/2014 19:11:00 [ leggi altri commenti di cristiana fischer » ]

"l’incredibile viaggio", su quello ricama la tua poesia, che torna indietro alla partenza, come se fosse possibile cancellare quelle "strade che ridisegno in notti senza sonno,/case abitate solo dalla memoria"
molto suggestiva

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