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al testo di Sara Cristofori
Scarpe di tela *
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Mi aggrappo a una scivolosa speranza gli occhi socchiusi per non vedere bene la testa lontana sperando ricordi futuri ma si insinua l'ormai nota pena nel più profondo del mio sentire. Non alzo il capo (non serve più adesso) rimango muta a fissare in basso quest'erba morente e le mie scarpe di tela.
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Fiammetta Lucattini
- 24/09/2014 09:11:00
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Anchio devo guardare le mie scarpe se non voglio cadere. Non scopro lerba anche se "morente", ma evito almeno le bucce di banana. Piaciuta, grazie.
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Nando
- 24/09/2014 07:15:00
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Molto bella; ben scritta, quella ricerca di nuovi ricordi è leffetto delle scarpe di tela, ciò che siamo senza che mai diventiamo: invissuto il cuore, vergine al tempo. Non laccento sulla finitudine il lettore sceglie, ma sullutopia dei sentimenti, unutopia possibile.
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amina narimi
- 23/09/2014 22:59:00
[ leggi altri commenti di amina narimi » ]
quel filo morente porta sotto il manto londa ininterrotta di smeraldo, una forza invisibile che penetra selvaggia dal profondo della tela ai piedi, le nostre ostriche senza tempo, il luogo più nascosto e remoto al pensiero
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francesco innella
- 23/09/2014 21:52:00
[ leggi altri commenti di francesco innella » ]
Lunica cosa reale sono lerba e le tue scarpe di tela, se gurdi loro la malinconia fugge.
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Lorenzo Mullon
- 23/09/2014 21:35:00
[ leggi altri commenti di Lorenzo Mullon » ]
il segreto è nellerba nelle sue onde e nella rete della tela lo sdoppiamento di quello che siamo gli incroci delle vite le coincidenze il nido originario
ma sono parole chi ci crede ancora chi sente chi vede chi si aggrappa alla speranza dovè la rete cosè la rete possibile che non se ne accorga nessuno
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