LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Amina Narimi
|
||||||||||||
Al limite del mutismo, in un’altra durata ti parlo, con un sorriso quotidiano e solenne, in un luogo distante dall’avere-
Nessun campo lungo tutto avviene dentro le nostre voci, non c’è spazio tra il manifesto e l’invisibile, pulsa la forza di ciò che è segreto tra le parole- respira e rimane colmo di noi il viottolo intorno all’azzurro dei tuoi occhi di golfo
Il mormorio alla stazione compie un lungo cammino impregnato di silenzio, ora, prima di posarsi pieno sul foglio e una forza verticale si prepara a un agguato nell’ombra della sera: una miniera di sguardi che si lasciano si avvicinano…poi si perdono pronunciando un credo per un presente eterno e un istante dopo a far l’amore nel grembo religioso della casa, il suo volto è una lacrima di gioia, nel fuoco bianco della sua bellezza si sfilano dagli occhi delle perle e colano sui piedi le fibre luminose che legano l’aria santa del mare al fondo delle mie colline continuando a nascere un respiro nel verde profondo che raccoglie il nostro andarevia |
|