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Il nostro andare via

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Al limite del mutismo,

in un’altra durata ti parlo,

con un sorriso quotidiano e solenne,

in un luogo distante dall’avere-

 

Nessun campo lungo

tutto avviene dentro le nostre voci,

non c’è spazio tra il manifesto

e l’invisibile,  pulsa

la forza di ciò che è segreto

tra le parole- respira

e rimane colmo di noi

il viottolo intorno all’azzurro

dei tuoi occhi di golfo

 

Il mormorio alla stazione

compie un lungo cammino

impregnato di silenzio, ora,

prima di posarsi pieno sul foglio

e una forza verticale si prepara

a un agguato nell’ombra della sera:

una miniera di sguardi che si lasciano

si avvicinano…poi si perdono

pronunciando un credo

per un presente eterno

e un istante dopo a far  l’amore

nel grembo religioso della casa,

il suo volto è una lacrima di gioia,

nel fuoco bianco della sua bellezza

si sfilano dagli occhi delle perle

e colano sui piedi le fibre luminose

che legano l’aria santa del mare

al fondo delle mie colline

continuando a nascere un respiro

nel verde profondo

che raccoglie il nostro andarevia

 leopoldo attolico - 27/04/2015 21:59:00 [ leggi altri commenti di leopoldo attolico » ]

A dimostrazione delle infinite possibilità di articolazione del "discorso amoroso", Amina ce ne offre una personale esemplificazione che gioca con il senso il ritmo e il piacere delle parole .

 Paolo Ottaviani - 18/10/2014 19:56:00 [ leggi altri commenti di Paolo Ottaviani » ]

Si ascolta in questi il respiro leggero ed intenso della poesia autentica "che raccoglie il nostro andarevia". Grazie, Amina!

 Amina Narimi - 15/10/2014 01:02:00 [ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]

è una forte emozione raccogliere il dono delle vostre parole
Grazie ..con il cuore scarlatto

 Paolo Melandri - 14/10/2014 19:02:00 [ leggi altri commenti di Paolo Melandri » ]

Davvero canto togo a ’sto modo... ci vomito no le mie "pertinenze" sopra... imbrattatore!... imbratto tutto... la tua Féerie no... la tua Pantomima... che non la imbratto... svergognato! e ci mancherebbe altro... filtro di ragnatele, il sogno... e la stazione all’imbrunire... le parole sussurrate... le panchine... guardo, nessuno che spia... che si fa no gli affaracci suoi... solo due balenghi le quattro panchine più in la... tanto lofi... aspettano altro direttissimo, per l’aldilà! e tu frattanto questa scena di congedo a ’sto modo, su carta la vedo... stampata carta fina un po’ ingiallita... l’ultimo volto di Parigi... l’ultimo volto dell’Europa... che assomiglia poi all’"America amara" di Faulkner... del gran Robert Johnson... "Well, I followed her... to the station / all the luggage in my hand..." and so on, and: "All your love’s in vain... well, it’s hard to tell, hard to tell... but all true love’s in vain"... Fascinato, stregato, commosso incatagnato qui a ’sto modo... davvero il tuo poema... forse il migliore... la nascita d’una fata! e tutti gli echi, e jazz-band in contrappunto! Vale. tuo: -P.

 Gianfranco Isetta - 14/10/2014 18:46:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Isetta » ]

mi è saltata la parola iniziale nel commento: IMMAGINI

 Gianfranco Isetta - 14/10/2014 18:41:00 [ leggi altri commenti di Gianfranco Isetta » ]

i molto suggestive,un bel testo, complimenti

 Giuseppina Rando - 14/10/2014 17:46:00 [ leggi altri commenti di Giuseppina Rando » ]

Il silenzio che parla " dentro" assume forme e colori che appaiono e..."poi si perdono"...
Sono versi densi di energia, di sensazioni "vere" come ..."il respiro / nel verde profondo / che raccoclie il nostro andare via."

 Antonio Ciavolino - 14/10/2014 14:14:00 [ leggi altri commenti di Antonio Ciavolino » ]

Un canto d’amore, ispirato, autentico nella forza verticale in agguato nella sera. La recitazione è così densa che talora, per incanto, pur seguendo il testo, il senso si smarrisce, perde il filo, catturato dalla voce che declama l’amore suo e lo reclama rivendicando un credo che si può solo condividere. Molti grazie per i momenti preziosi che sai donare. Un sorriso. Baci&Complimenti

 Cristina Bizzarri - 14/10/2014 10:30:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

È sperimentare una gioia leggerti e ascoltarti Amina! Un equilibrio delicatissimo di tutto in tutto. Come quando un officiante pone oggetti sacri su un altare, sapendo che quegli oggetti non dicono altro che il tutto. Così le tue parole hanno una funzione rivelatrice, epifanica.
Ciao.

 Sara Cristofori - 14/10/2014 07:17:00 [ leggi altri commenti di Sara Cristofori » ]

sempre immagini di grande fascino nei tuoi versi

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